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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Il consigliere regionale e presidente del Quartiere 1 di Firenze, ex Pd, passa da Italia Viva a Forza Italia

Maurizio Sguanci: "Non mi è stato promesso nulla". I renziani: "Sconcertati e rammaricati". Pd furioso: "Scelta scellerata"

Piccolo, ma neanche tanto, terremoto politico oggi a Firenze. Il presidente del Quartiere 1 e consigliere regionale Maurizio Sguanci ha infatti annunciato il suo passaggio da Italia Viva a Forza Italia, passando quindi in consiglio regionale dalla maggioranza che sostiene il presidente Eugenio Giani e la sua giunta ai banchi dell'opposizione.

E' stato la stessa Forza Italia su Twitter in mattinata ad annunciare il cambio di casacca. "Benvenuto Maurizio Sguanci. Siamo felici che abbia scelto di aderire al nostro modello di buongoverno, per la crescita ed il lavoro", le parole postate assieme ad una foto che ritrae Sguanci, al centro, assieme ad Antonio Tajani, alla guida del partito dopo la morte di Berlusconi, e al coordinatore toscano Marco Stella.

"Non mi hanno promesso niente"

Poco dopo anche Sguanci ha confermato, su Facebook. "Sarò sincerò e sintetico. Non è stata una scelta utilitaristica. Non mi è stato promesso niente. Ero presidente del Quartiere e domani mi dimetto. Sedevo nei banchi della maggioranza e da domani siederò all'opposizione. È stata una scelta di campo", ha scritto.

Sguanci era già finito in passato al centro di numerose polemiche, da quando, ancora esponente Pd, prima del passaggio ai renziani, elogiò Benito Mussolini, fino all'attacco sessista nei confronti dell'ex giornalista Rai Lucia Annunziata.

Giani: "Mi aveva appena confermato la fiducia"

Il cambio di casacca ha lasciato di stucco sia Italia Viva che gli stessi dem. "Se sono sorpreso? Direi proprio di sì, perché la settimana scorsa ho avuto una lunga chiacchierata con lui nella quale mi aveva confermato la fiducia e anche espresso forte apprezzamento per il lavoro della giunta", ha detto Giani questa mattina, visibilmente impacciato, a chi gli chiedeva dell'accaduto.

C'è chi ha insinuato lo zampino di Matteo Renzi, dato da molti commentatori, dopo la scomparsa di Berlusconi, come il possibile erede alla guida degli 'azzurri'. Ma da Italia Viva si smentisce seccamente questa ricostruzione.

"Non è nelle caratteristiche di Renzi questo genere di manovre politiche", ha aggiunto del resto Giani, facendo alzare il sopracciglio a più di un cronista, viste la spregiudicatezza dimostrata più volte dall'ex rottamatore. Che in questa occasione avrebbe però saputo del passaggio di Sguanci, che pure conosceva molto bene, solo pochi minuti prima dell'ufficialità.

"Doccia fredda"

"Una doccia fredda. Siamo tutti sconcertati e rammaricati. Una scelta in perfetta solitudine ed evidentemente per interessi personali, perché non aveva mai espresso alcuna considerazione che potesse far pensare a questo", conferma Mimma Dardano, ex consigliera della Lista Nardella passata da poco ai renziani e attualmente capogruppo di Iv in Palazzo Vecchio.

"La scelta di Maurizio Sguanci di lasciare la maggioranza di Eugenio Giani è per noi una scelta sbagliata. Noi abbiamo eletto Sguanci con i voti di Italia viva per stare in maggioranza. Prendiamo atto della scelta di passare a destra, noi rimaniamo al centro", si legge, poi, nelle due righe di nota pubblicate dal partito toscano di Iv. Maggioranza di Giani in Regione che così conterà su soli 23 consiglieri, mentre le opposizioni salgono da 16 a 17 esponenti (Iv resta con il solo Scaramelli, Fi avrà invece Stella e Sguanci).

"Quanto di peggio ci si possa aspettare"

Ancora più furente il Pd. "Lo spettacolo messo in scena da Sguanci è quanto di peggio ci si possa aspettare dalla politica e da chi ha ricevuto consensi e fiducia dagli elettori di centrosinistra per amministrare un quartiere importante della nostra città. La scelta scellerata e tutta personale di Sguanci è stata fatta in assoluta solitudine, senza alcun confronto ed esclusivamente in un'ottica di interesse personale", commentano il segretario cittadino Andrea Ceccarelli e il capogruppo Pd al Quartiere 1 Edoardo Amato.

Pd che, assieme a Iv, a Lista Nardella e a Firenze più verde annuncia il voto di sfiducia al Quartiere 1. Voto che sarà con ogni probabilità anticipato dalle dimissioni dell'ormai ex esponente di Italia Viva.

Avendo 'governato' per oltre quattro/quinti del mandato, inoltre, Sguanci sarà, da regolamento, sostituito da un commissario, senza andare subito all'elezione diretta (come previsto a partire dall'ultima tornata) del nuovo presidente del Quartiere, che a questo punto arriverà il prossimo giugno, assieme alla elezione del nuovo sindaco e degli altri presidenti di quartiere.

"Indignati" per la scelta di Sguanci si sono detti, in una nota congiunta, anche tutti e quattro gli altri presidenti dei quartieri fiorentini, Michele Pierguidi (Quartiere 2), Serena Perini (Q3), Mirko Dormentoni (Q4), Cristiano Balli (Q5).

Forza Italia esulta

Da destra, dopo le avances a Matteo Renzi dei giorni scorsi (le ultime proprio da Forza Italia) il tenore dei commenti è ovviamente ben diverso.

"Il vero centro, quello che da trent'anni rappresenta i valori liberali, moderati, garantisti, cristiani e riformisti, ovvero solo e soltanto Forza Italia, continua a essere attrattivo come dimostra questo nuovo ingresso di peso. Stiamo dando seguito, con continuità e con un capillare lavoro di territorio, alle idee geniali e rivoluzionarie di Silvio Berlusconi: i risultati arrivano", esulta la deputata di Fi Erica Mazzetti. Per centrosinistra un inizio agosto sicuramente movimentato.

L'ultima polemica su Sguanci: post sessista contro Annunziata

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