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Casa, via al contributo affitti: per le famiglie a disposizione 3 milioni di euro

Il sindaco Nardella e l'assessora Albanese presentano il provvedimento: "Noi abbiamo stanziato 10 milioni per la questione abitativa, dal governo Meloni nulla, lo Stato ci ha abbandonato"

Tre milioni di euro in 'contributo affitti', a disposizione delle famiglie più bisognose. Possono partecipare i nuclei residenti nel Comune di Firenze, titolari di un regolare contratto di locazione e non proprietari di beni immobili, con un valore Isee per l'anno 2023 inferiore a 16mila500 euro.

Il provvedimento è stato presentato questa mattina a Palazzo Vecchio dal sindaco Dario Nardella e dall'assessora alla casa Benedetta Albanese.

“Rifinanziamo una misura importantissima, in un momento di difficoltà economica crescente. Fosse stato per il governo Meloni, però, alle famiglie non sarebbe andato un euro", attacca il sindaco, ricordando l'azzeramento del fondo nazionale per il contributo affitti.

Nel 2021 lo Stato aveva finanziato totalmente il bando fiorentino con 2,9 milioni di euro, mentre nel 2022 aveva messo 2,6 milioni (Palazzo Vecchio ne aveva aggiunti 200mila). "Nel 2023 zero, ci siamo sostituiti ad uno Stato che ci ha abbandonato", rincara Nardella.

I tre milioni messi insieme dal Comune per finanziare la misura sono stati raggiunti grazie ai fondi europei Pon Metro Plus, e, per 193mila euro, con finanziamenti arrivati dalla Regione.

Il contributo potrà raggiungere un massimo di 3mila euro all'anno a nucleo familiare e negli ultimi anni, fanno sapere Nardella e Albanese "ha permesso di aiutare circa 2mila famiglie l'anno. Le domande sono cresciute, con circa seicento famiglie in più raggiunte". "Mi risulta che l'azzeramento da parte del governo sia confermato anche nella prossima manovra, con buona pace delle famiglie in difficoltà", attacca ancora il primo cittadino.

La modalità di accesso alla domanda è esclusivamente online, tramite il sito www.comune.fi.it: attivo da oggi, giovedì 19 ottobre, sarà possibile presentare domanda fino alle ore 23:59 del 20 novembre prossimo, autenticandosi con spid, cie o cns.

Quattro punti per la questione abitativa

Il contributo affitti è uno dei quattro punti enunciati dal sindaco come parte di una "strategia complessiva che mettiamo in atto per affrontare l'emergenza", con il carovita che da tempo morde e con, parole del sindaco, "il mercato dell'abitare drogato dal boom degli affitti turistici brevi".

Il secondo, annunciato ad inizio luglio, è lo stanziamento di sette milioni di euro per riqualificare "entro l'estate 2024" cinquecento alloggi di risulta, cioè case popolari vuote ma non assegnabili in quanto necessitano di ristrutturazioni. "Siamo già ad un venti per cento di interventi terminati", assicura Albanese.

C'è poi la questione, terzo punto, delle "monetizzazioni" in capo ai privati che faranno investimenti immobiliari in città. "Con il nuovo piano operativo avremo norme molto più stringenti e le 'monetizzazioni' dovute saranno destinate direttamente alle case popolari o al social housing".

Infine, quarto punto, la delibera di cui tanto si discute negli ultimi mesi e che stoppa gli affitti brevi in centro storico e incentiva i proprietari a passare dagli affitti brevi alla locazione di lungo periodo, abolendo l'Imu per la seconda casa a chi faccia tale scelta.

Spada di Damocle sulla delibera

Sulla delibera pende già però la spada di Damocle dei ricorsi al Tar. "È una norma illegittima. C'è una deriva sovietica", ha attaccato nelle ultime ore il coordinatore regionale di Forza Italia, Marco Stella. "La proprietà privata è inviolabile ed ogni cittadino può decidere come affittare", ha aggiunto l'esponente azzurro, secondo il quale gli affitti turistici sarebbero per molti "gli ultimi ammortizzatori sociali rimasti" e annunciando ricordo al Tar, sostenuto peraltro anche da Italia Viva.

Parole alle quali stamani il sindaco ha replicato. "Ci sono soggetti internazionali che comprano e gestiscono decine e decine di appartamenti, con fatturati milionari, non sono certo ammortizzatori sociali. E a proposito di proprietà privata sacra, io voglio tutelare anche quella dei 40mila residenti del centro storico", dice Nardella. Sindaco che, nei giorni scorsi, ha pubblicato sui social la lettera ricevuta da un'insegnante, disperata per l'impossibilità di non trovare un alloggio. Tanti commenti però non sono stati teneri. "Chi ha governato la città - scrivono molti -, negli ultimi dieci anni?".

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