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Il sondaggio che può mettere in crisi il Pd: "Il nostro elettorato vuole le primarie"

Spunta un sondaggio commissionato da Del Re ad aprile scorso, il segretario cittadino Ceccarelli: "Prima programma e perimetro della coalizione, la scelta del candidato viene dopo"

C'è un sondaggio che potrebbe mettere in crisi il Partito democratico. E' stato commissionato nell'aprile scorso da Cecilia Del Re e, finora mai pubblicato, sarà reso noto soltanto nelle prossime ore.

La rilevazione, su un campione di 1.001 fiorentini, è stata effettuata da Euromedia Research, l'istituto di ricerca guidato da Alessandra Ghisleri, nei giorni 17 e 18 aprile scorsi, circa un mese dopo la "cacciata" di Del Re dalla giunta Nardella.

Ebbene, secondo tale sondaggio, come si vede nella tabella sotto, oltre l'80 per cento degli elettori del Pd a Firenze sarebbero favorevoli alle primarie (80,6 per cento, per precisione, con un 14,6 di contrari e un 4,8 di 'non so'). Al sondaggio ha accennato oggi proprio Del Re, in campo anima e corpo per chiedere le primarie.

sondaggio ghisleri primarie firenze-2

"L’apertura alla partecipazione è la stessa che ci chiedono i cittadini e le cittadine di Firenze, come dimostra il sondaggio dello scorso aprile", scrive su Facebook, in un lungo post nel quale critica l'uscita dai dem, direzione Italia Viva, di un'altra, fino ad oggi, autocandidata: Rosa Maria Di Giorgi.

"Con le primarie abbiamo una risorsa preziosa da sfruttare, per riconnettere la politica ai bisogni delle persone", prosegue Del Re, intenzionata a sfidare un'eventuale candidatura dell'assessora regionale all'ambiente Monia Monni e soprattutto l'altra principale pretendente al 'trono' di Palazzo Vecchio, l'attuale assessora al sociale Sara Funaro, appoggiata da Nardella (ma, dettaglio non trascurabilissimo, non proprio la candidata ideale di Renzi).

"Evitare nomi decisi dai capibastone"

Del Re, non certo schleiniana, evoca la segretaria nazionale che - come del resto il segretario regionale Fossi - è favorevolissima alle 'urne' di partito. "Elly Schlein parla di una nuova stagione che coinvolga sempre di più i territori: primarie primarie primarie. Evitiamo che la scelta dei vertici nei territori sia un gioco di correnti, somme di tessere puntate sui nomi decisi dai capibastone”, punge Del Re.

Anche negli altri partiti, stando al sondaggio di Ghisleri, le maggioranze dei vari elettorati sarebbero favorevoli alle primarie, pur con percentuali molto più basse. Il 'no' sarebbe prevalente, curiosamente, solo tra chi vota Forza Italia, il cui coordinatore regionale, Marco Stella, è adesso quello che nel centrodestra chiede più a gran voce questo strumento.

Ceccarelli: "Prima il programma"

"Prima viene il programma, poi la definizione del perimetro della coalizione. La scelta del candidato, e la modalità con la quale sceglierla è solo l'ultimo passo. Non abbiamo mai avuto un candidato prima di febbraio", le risponde, in qualche modo, a distanza, il segretario cittadino dem Andrea Ceccarelli, ricordando che nello statuto dem le primarie sono una delle possibili vie per scegliere il candidato, ma non l'unica. Finora ha cercato di rinviare il più possibile una presa di posizione. Domani sera è prevista la direzione cittadina. Ufficialmente si dovrebbe parlare di tutto tranne che di primarie. Ecco, appunto, ufficialmente.

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