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Chiedeva le primarie, Di Giorgi passa con Renzi: "Pd? Troppo a sinistra e verso i 5 Stelle"

Italia Viva accoglie a braccia aperte la ex senatrice ed ex assessora,

Era stata la prima, a maggio scorso, a buttarsi ufficialmente nella mischia chiedendo le primarie del Pd per la scelta del prossimo candidato sindaco. Oggi Rosa Maria Di Giorgi, ex assessora con Matteo Renzi sindaco ed ex parlamentare, torna in qualche modo all'ovile, passando dai dem ad Italia Viva.

"Una scelta sofferta ma convinta", scrive la ex senatrice, oggi 67enne, presidente del Conservatorio Cherubini e di Isia e senza ruoli politici, nata dopo gli ultimi sviluppi fiorentini. "Esco da un partito dove vedo affermarsi giorno dopo giorno la tendenza a superare l'esperienza del Pd, di cui sono stata fondatrice, per tornare al passato Ds", spiega. Insomma, anche per Di Giorgi, come per molti degli ultimi fuoriusciti, con Schlein e Fossi i dem si sarebbero spostati troppo a 'sinistra'.

La ex e neo renziana parla esplicitamente di "uno spostamento a sinistra e verso il Movimento 5 Stelle" e di un "senso di estraneità e la sensazione, che condivido con molti cattolici democratici, di essere ospiti non più molto graditi". Dunque via verso Italia Viva, un partito "che si colloca nel campo dove io voglio stare, il centro democratico e riformista".

Dai renziani, ovviamente, porte spalancate. "Una bella notizia per la nostra comunità. La sua esperienza e il suo radicamento fiorentino saranno preziosi per il lavoro che ci aspetta in città", esulta il coordinatore fiorentino Francesco Grazzini. "Contribuirà a far crescere il nostro partito, a partire da Firenze e dalla Toscana", fa eco Nicola Danti, europarlamentare e coordinatore regionale di Iv.

Nel Pd, del resto, lo spazio era stretto e le carte per diventare candidata sindaca non così buone. "Le faccio tanti auguri, ognuno è libero di prendere le proprie decisioni", si limita a dire il sindaco Dario Nardella, che la conosce bene fin dai tempi in cui l'attuale primo cittadino era vice di Renzi.

Quanto al rapporto con i renziani, che governano in maggioranza con il Pd sia Firenze che la Toscana, "non vedo alcuna relazione rispetto ai rapporti tra due soggetti politici che, a Palazzo Vecchio e in Regione, danno vita alla maggioranza. Ieri c'è stato un incontro tra il Pd e Iv e mi auguro che ci siano ulteriori sviluppi. Francamente, non assocerei le scelte individuali, libere, con strategie di assetto politico", aggiunge il primo cittadino.

"Rosa Maria Di Giorgi è una persona che stimo e che nel corso della sua lunga esperienza politica e amministrativa ha dato molto alla nostra città. Mi dispiace quindi che oggi abbia scelto di abbandonare il Partito Democratico", scrive invece su Facebook l'ex assessora Cecilia Del Re, tornando a invocare le primarie.

Molto meno diplomatico l'assessore fiorentino all'ambiente e coordinatore della segreteria regionale Andrea Giorgio, schleiniano della prima ora e fino a poco tempo fa tra i papabili alla successione di Nardella.

"Solo pochi giorni fa Di Giorgi ribadiva il suo auspicio di candidarsi a sindaca per conto del Pd, evidentemente - commenta -, il disagio profondo sulla linea politica 'su questioni sociali e etiche' è maturato in poche ore, o forse la sua scelta è dettata da altre motivazioni". A buon intenditor poche parole.

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