10 marzo 1302: l'esilio di Dante da Firenze
Oltre settecento anni fa il sommo poeta veniva condannato ad abbandonare la città di Firenze: un esilio inevitabile, da cui non fece più ritorno
Tra i grandi autori della letteratura italiana, Dante Alighieri è quello del quale ci sono giunte il minor numero di notizie biografiche certe.
Del tutto assenti o rarissimi sono i riferimenti che il poeta ci fornisce sulla sua vita personale, a cominciare dalla data di nascita: nato sotto il segno dei Gemelli nel 1265, il suo compleanno è collocabile tra il 14 maggio e il 13 giugno.
Nel 1277, a soli dodici anni, venne promesso a Gemma Donati, che sposò negli anni successivi e dalla quale ebbe tre (o forse quattro) figli. Secondo quanto riportato nell'opera "Vita Nova", nel 1283 incontrò Beatrice esattamente 9 anni dopo il loro primo incontro da bambini.
Appartenente alla piccola nobiltà cittadina, fin da giovane Dante ebbe una formazione culturale ampia e variegata, mentre si avvicinerà all'attività politica verso la fine del '300.
Una carriera preceduta da numerosi impegni militari: l'11 giugno del 1289 partecipò alla battaglia di Campaldino contro gli aretini, nello stesso anno combattè i pisani a Caprona, e nel marzo del 1294 ebbe l'onore di accompagnare Carlo Martello in visita a Firenze.
Negli anni successivi rivestì importanti cariche pubbliche, fino ad essere eletto Priore - uno dei rappresentanti del governo che componeva la Signoria di allora - nel 1300.
- 1 / 3
- Continua