rotate-mobile
Politica

Renzi a ruota libera: “Nardella? Mi attacca per diventare segretario Pd. Visione neo borbonica, fiorentini usati come un bancomat”

Il leader di Italia Viva continua ad attaccare Palazzo Vecchio: “Con le multe fanno cassa sui cittadini in difficoltà. E' immorale. Dire che sono contro la sicurezza stradale è una vergogna ipocrita”

Galvanizzato, entra di primo mattino in Palazzo Vecchio per un evento sull'informazione, casco sottobraccio. “Ho dovuto parcheggiare lontanissimo, che hanno combinato con la sosta?”, sbotta salendo le scale. Già si capisce che ci sarà da divertirsi.

Esce alle 11 e incontra i giornalisti al Frescobaldi Wine Bar, pochi metri più in là. “Si vede Palazzo Vecchio?”, chiede ai fotografi che scattano. Perché è alle sue spalle che Matteo Renzi lancia stoccate. Citofonare al piano nobile, Sala Clemente VII, l'ufficio del sindaco.

La corsa alla segreteria Pd

“Mettermi a litigare con Nardella? Quando mai. E' lui che deve litigare con me. Gli serve per diventare segretario del Pd. Me l'ha detto quando l'ho incontrato a casa sua nei giorni scorsi”, sibila il leader di Italia Viva.

E a seguire: “Ho rispetto per il valore dell'amicizia e Dario è un amico. Evidentemente per lui non vale. Ripeto, me l'ha detto, deve litigare con me per scalare il partito”.

Sono settimane, se non mesi, che il leader di Italia Viva cannoneggia i dem. Prima e dopo le elezioni. A livello nazionale (“Letta ha sbagliato tutto, ringraziate lui se abbiamo La Russa presidente del Senato e Fontana della Camera. Che il Pd è alla frutta non lo dico io, l'hanno detto gli elettori”) e cittadino. L'ultimo casus belli è sul 'multificio'.

Attacco a Nardella e Giorgetti sulle multe

“Non è polemica. E' realtà. Guardate i dati, a Firenze - continua -, le multe sono aumentate del 620 per cento in tre mesi. Significa fare cassa sui cittadini, vessati da inflazione e problemi economici. E' immorale”.

Renzi ne ha per tutti. Se Nardella “non è né il primo né l'ultimo di quelli che hanno avuto riconoscimenti grazie a me”, anche l'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti “è uno dei tanti miracolati del renzismo che poi mi attaccano”. La sua colpa: aver replicato che rispettare i limiti di velocità “è possibile e normale, perché solo il 3 per cento di chi passa davanti all'autovelox viene multato”.

“Dicono che hanno a cuore la sicurezza dei cittadini? Prendono in giro i cittadini. Se sei per la sicurezza non multi chi va 51 all'ora (56 in realtà, ci sono 5 chilometri di tolleranza, ndr)”, attacca ancora Renzi, secondo il quale l'amministrazione "così facendo usa i fiorentini come un bancomat". Poi annuncia una petizione popolare.

Una petizione popolare

“Porteremo le firme al sindaco per fare in modo che i 20 milioni di euro in più che arriveranno nel 2022 dalle multe rispetto al 2021 siano indirizzati, con il coinvolgimento delle associazioni che se ne occupano, in progetti per la sicurezza stradale. Non un euro deve finire nel bilancio”, scandisce Renzi, chiedendo poi all'amministrazione di “alzare i limiti di velocità, quando possibile, nelle strade a scorrimento veloce dove ci sono autovelox”. Nemmeno lui però sul momento sa bene se questo sia concesso dal codice della strada: “Bisogna studiarlo bene”.

Il futuro della giunta Nardella

Tutti si chiedono: Renzi fa tutto questo per un assessore in più? “Non chiediamo poltrone. Sulle multe è una questione di moralità. Dicono che non mi interessa la sicurezza stradale? E' una vergogna ipocrita, ho fatto io la legge sull'omicidio stradale”.

A domanda diretta se possa garantire che Titta Meucci, l'unica assessora renziana al momento nella giunta fiorentina, resterà nella squadra di Nardella, Renzi però svicola. “Chiedete al sindaco”. Poi aggiunge sibillino: “Posso dire una cosa. Nel 2001 la Margherita con il 14 per cento aveva quattro assessori e un vicesindaco. A Firenze noi abbiamo preso il 15 e ne abbiamo uno solo”. Come dire: ovvio, ci spetta di più.

L'assessore al bilancio Gianassi, eletto alla Camera, si dimetterà presto. Girano voci che Renzi puntava a far entrare al suo posto Toccafondi, l'ex Forza Italia fulminato sulla via del renzismo che ha fallito la rielezione in parlamento. Stamani c'era, si aggirava sorridente senza dire una parola. A Palazzo Vecchio sorridono meno.

"Multificio": attacco congiunto di Renzi, Forza Italia e Fdi

La replica di Palazzo Vecchio a Renzi

Il sindaco di Sesto, Falchi: "Follia rincorrere Renzi"

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Renzi a ruota libera: “Nardella? Mi attacca per diventare segretario Pd. Visione neo borbonica, fiorentini usati come un bancomat”

FirenzeToday è in caricamento