Renzi contro Nardella: “Fate multe a chi va a 51 km/h per fare cassa”. Palazzo Vecchio: “Falso, e stessi autovelox di quando era sindaco lui”

“Sto ricevendo decine di mail da persone incredule perché, nella mia Firenze, si fanno multe se si supera di un chilometro il limite. Con limite 50, centinaia di multe per chi va a 51 km. Una visione della pubblica amministrazione assurda. Questo non è finalizzato a garantire la sicurezza stradale, ma a far cassa a spese delle famiglie. Un comune non può diventare un multificio, mai”.

Una multa ogni 90 secondi

E' la nuova bordata di Matteo Renzi contro l'amministrazione di Palazzo Vecchio, dopo la pubblicazione, su La Nazione di ieri, dei dati raccolti dal consigliere comunale di Fratelli d'Italia Jacopo Cellai. Dati che parlano di una multa ogni novanta secondi 'sparata' dall'autovelox di viale Etruria, quello che commina più sanzioni (ben 87.816 tra il 23 maggio e il 20 agosto scorsi). I quattro nuovi autovelox di ultima generazione, i cosiddetti 'velocar', con telecamere piazzate più in alto e che coprono un raggio di una trentina di metri, nello stesso periodo ne hanno comminate in tutto 227mila.

Ieri mattina ad aprire le danze di Italia Viva, all'attacco contro l'amministrazione comunale, ci aveva pensato l'europarlamentare e coordinatore regionale Nicola Danti, con una frecciata diretta a chi amministra le strade fiorentine. Poi è arrivata una nota di Italia Viva Firenze (“un sistema punitivo, così è davvero troppo”) e infine il carico da novanta di Renzi, con le parole sopra riportate.

Nel tardo pomeriggio è arrivata la replica dell'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, il primo tirato in causa dai renziani, visto che è lui ad occuparsi della questione, insieme ovviamente al sindaco Dario Nardella.

La replica: "Falso che multiamo chi va a 51 km/h"

“Se la velocità massima consentita è 50 chilometri orari non si deve superare, indipendentemente dai controlli. Detto questo, non si multa chi va a 51 chilometri all’ora, ma chi procede ad almeno 56 chilometri orari, avendo una riduzione pari al 5%, con un minimo di 5 chilometri prevista dal regolamento di attuazione del codice della strada. Questo prevede la norma nazionale, non l’amministrazione comunale di Firenze”, replica Giorgetti, smentendo dunque che vengano fatti verbali a chi viaggia di fronte all'autovelox a 51 chilometri all'ora.

“Gli incidenti sono causati dalla velocità ma anche dalla distrazione e probabilmente andare a 56 chilometri all’ora davanti ad un autovelox è distrazione. Le postazioni che misurano la velocità al centro della polemica attuale – sottolinea poi l'assessore -, sono le stesse che avevamo nel 2010, quando guidava l’amministrazione chi oggi protesta”. Cioè Renzi, che nel 2010 era sindaco da un anno.

“Noi concordiamo con quanto asseriva la sua (cioè di Renzi, ndr) amministrazione, cioè che gli apparecchi in servizio a Firenze sono stati collocati nelle strade dove si sono registrati gravi incidenti. Anche noi nei prossimi giorni lavoreremo per dare maggiore visibilità al limite di velocità e alle postazioni perché concordiamo che questi apparecchi svolgono una fondamentale azione per la sicurezza degli utenti della strada. E siamo d’accordo anche con quanto asseriva l’amministrazione nel 2010 (quindi ancora Renzi, ndr) sull’importanza indiscutibile degli autovelox per la sicurezza stradale”, conclude Giorgetti.

Renzi vuole un'altra poltrona?

Al netto della polemica sulle multe, dove vogliono arrivare i renziani? In molti, come sottolinea oggi Repubblica, ritengono che sia l'ennesimo pretesto e che Renzi punti invece ad avere un'altra poltrona in Palazzo Vecchio, nella cui giunta al momento siede solo Titta Meucci. Forte del 15% raccolto alle elezioni in città da Stefania Saccardi Renzi vorrebbe dunque un secondo assessore. Del resto, l'attuale assessore al bilancio Federico Gianassi è stato eletto deputato e presto dovrà essere sostituito.

Corsi folli in città, in viale Matteotti a 141 all'ora