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Forza Italia con Italia Viva e Fdi all'attacco sulle multe: “E' multificio, sanzioni solo per fare cassa”

Il consigliere regionale Stella: “A giugno 2022 95mila multe, un anno prima erano 4mila”. Scaramelli: “Cittadini tartassati, non è battaglia per poltrone”

Non si placano le polemiche politiche sulle multe, dopo la denuncia, ieri sulle pagine de La Nazione, del consigliere comunale di Fratelli d'Italia Jacopo Cellai: 227mila multe comminate da quattro velocar (viale Etruria, viale XI Agosto, i due sul viadotto Marco Polo, in entrata e in uscita) sulle strade fiorentine tra il 23 maggio e il 20 agosto scorsi.

“In tre mesi i quattro velocar hanno elevato il triplo delle contravvenzioni fatte in tutto il 2021 con i venti autovelox in funzione sulle strade del territorio comunale del capoluogo toscano. Queste sanzioni non vengono fatte per prevenire incidenti stradali, servono solo al Comune per fare cassa ed è inaccettabile”, dicono oggi da Forza Italia il consigliere regionale Marco Stella e la vicecoordinatrice regionale, l'avvocato Mariagrazia Internò.

Forza Italia dà dunque man forte agli attacchi nei confronti di Palazzo Vecchio da parte di Fratelli d'Italia e di Italia Viva, che hanno parlato di “vero e proprio multificio”.

“Non è pensabile che i fiorentini in pochi mesi siano diventati improvvisamente indisciplinati. Forse il motivo di questa impennata delle multe è che è diminuita la taratura degli autovelox”, prosegue Stella, che ha annunciato un appello scritto al prefetto per verificare le tarature.

“Abbiamo ricevuto decine di verbali in cui si contesta un eccesso di velocità di 51 km/h (il passaggio di fronte all'autovelox in realtà in questo caso è a 56 km/h, con 5 km scalati per 'tolleranza', ndr) cioè un km/h sopra la media: non era mai successo. E' evidente l'intento vessatorio verso i cittadini da parte dell'amministrazione", prosegue ancora Stella, aggiungendo che “in attesa dei dati ufficiali in arrivo dall'accesso agli atti possiamo anticipare che nel giugno 2021 erano state elevate 4mila contravvenzioni, contro le 95mila del giugno di quest'anno. Uno scandalo".

Parole che arrivano poche ore dopo quelle che a Nardella e al Pd hanno certamente dato più fastidio. Quelle di Renzi, che ha parlato pure lui di “multificio” e di un'amministrazione che “non vuole garantire la sicurezza stradale ma fare cassa sulla pelle delle famiglie”.

Critiche, quelle renziane, che molti vedono finalizzate, dopo altri attacchi dei giorni scorsi, ad avere un assessore in più a Palazzo Vecchio, ora che il titolare del bilancio, Federico Gianassi, appena eletto deputato, lascerà l'incarico per trasferirsi in parlamento.

“Non è una questione politica, non chiediamo poltrone. Siamo semplicemente al fianco dei cittadini tartassati”, rincara la dose questa mattina, per Italia Viva, il vice presidente del consiglio regionale Stefano Scaramelli.

“Dove non ci sono incroci, attraversamenti pedonali o possibili situazioni di pericolo e dove le auto devono scorrere, come sui viali, è evidente che con gli autovelox si va a fare cassa e non a tutelare la salute delle persone. In questi casi – prosegue il consigliere di Iv -, gli autovelox vanno tolti o tarati in maniera differente”. Ma alla domanda su come andrebbero tarati, una risposta chiara non c'è.

Da Palazzo Vecchio l'assessore alla mobilità Stefano Giorgetti replica che il Comune “si limita a far rispettare le normative nazionali” e che “le postazioni che misurano la velocità al centro della polemica sono le stesse che avevamo nel 2010, ai tempi di Renzi sindaco”.

Sotto, il consigliere regionale di Iv Stefano Scaramelli

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