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La Lega perde un altro pezzo, volano gli stracci: "Fiducia venuta meno", "Totalmente delusa dal partito"

Ad essere allontanata dal Carroccio, prima che se ne andasse di sua spontanea volontà, è la consigliera Michela Monaco. In passato se ne erano già andati Asciuti, Montelatici e Cocollini

Volano gli stracci in casa Lega. "In accordo con la segretaria cittadina della Lega Barbara Nannucci, ho deciso l’allontanamento della consigliera Michela Monaco. La decisione si rende inevitabile perché è venuta meno la fiducia politica tra di lei e il gruppo". Così si legge in una nota diffusa oggi da Federico Bussolin, capogruppo del Carroccio in Palazzo Vecchio.

"Simpatia umana"

“Per rispetto a elettori, iscritti e cittadini simpatizzanti - aggiunge Bussolin -, occorre a volte allontanare chi non contribuisce alla crescita della Lega a Firenze. In questa ottica, per coerenza e rispetto di chi si impegna, ho deciso il suo allontanamento della consigliera Michela Monaco. Resta la simpatia umana, e auguriamo a Michela il meglio per il suo futuro”.

Al di là delle parole di circostanza, è evidente la rottura totale tra i due e la mossa dei vertici locali della Lega è stata decisa, con ogni probabilità, per evitare che fosse lei stessa a sbattere la porta.

"Cacciata senza nemmeno una telefonata"

“Ero da tempo intenzionata a lasciare la Lega, Bussolin lo sapeva bene - replica infatti lei -. Ma dopo il trattamento subito, essere ‘cacciata’ prima ancora che lo potessi annunciare motivandone le ragioni, ho avuto la conferma che la mia era una scelta giusta. Invece di confrontarsi sui temi, si è scelto di ‘allontanarmi’, senza nemmeno una telefonata per avvisarmi, facendomelo scoprire con un comunicato stampa. Un modo di fare che qualifica bene il grado di democrazia interna alla Lega", scrive Monaco, furente.

I due si sarebbero sentiti ieri sera, con Monaco che avrebbe anticipato al capogruppo forti perplessità. "Ne parliamo domani", avrebbe risposto Bussolin. Invece è arrivata la nota stampa che annunciava la "cacciata". "Non è stata 'cacciata', mi sono limitato a formalizzare una decisione che lei aveva già preso. Mi dispiace leggere quello che scrive, non è vero che la Lega non è impegnata sulla disabilità", replica Bussolin. Versione che Monaco smentisce, scrivendo parole dure nei confronti del suo ex partito e del suo ex collega, al quale era sicuramente legata anche da un rapporto di amicizia.

"Trattati come 'bimbi speciali'"

"È una decisione sofferta, ma non posso più stare in un partito che millanta la messa al centro e l’inclusione delle persone con disabilità, disattendendo, tuttavia, ogni aspettativa in tal senso. Io credevo fortemente nel ministro delle disabilità ma sono stata fortemente e totalmente delusa da un partito che ancora continua a trattare le persone con disabilità come 'bimbi speciali'", spiega Monaco, che, come noto, è costretta a muoversi con una carrozzina.

"Questo atteggiamento e il non portare a fondo una efficace politica di inclusione si scontra fortemente con quello che sono come persona e con quanto voglio rappresentare: le persone disabili hanno una dignità e devono essere libere di diventare quello che vogliono. Minimizzare i problemi con cui mi interfaccio quotidianamente va assolutamente contro ciò in cui credo e mi aspetto per le persone con disabilità: parità di trattamento (che non è trattare tutti allo stesso modo, ma condizioni diverse hanno bisogno di trattamenti diversi), inclusione, accessibilità, dignità della persona e indipendenza", scrive ancora Monaco, annunciando, per il momento, il passaggio al gruppo 'misto', "restando quindi all’opposizione, da oggi libera di portare avanti le mie battaglie senza sentirmi frenata da niente e da nessuno".

Quarto consigliere (su sei) a lasciare la Lega

Nel 'misto' ritroverà una vecchia conoscenza. È lì che già da tempo si è infatti accomodato Andrea Asciuti, professore alle medie di matematica, anche lui ex Lega, poi passato ad Italexit di Paragone e ora al lavoro per costruire una lista che gli consenta di tornare in consiglio comunale il prossimo giugno.

Con l'addio di Monaco il gruppo della Lega eletto alle amministrative del 2019 non esiste quasi più. Dei sei allora eletti, risultato storico per il Carroccio a Firenze, ne sono rimasti solamente due, il capogruppo Bussolin e Luca Tani, di professione tassista. Gli altri, chi allontanato chi andato via, sono approdati ad altri lidi: oltre ad Asciuti e a Monaco, furono messi fuori nel novembre 2021, prima che se ne andassero pure loro, Antonio Montelatici ed Emanuele Cocollini, che misero su insieme ad Ubaldo Bocci il gruppo Centro.

Montelatici poi si è candidato a sindaco a Campi Bisenzio con l'appoggio di Fratelli d'Italia (mentre gli ex amici della Lega puntavano su Gandola), lasciando il posto a Firenze a Massimo Sabatini, che a sua volta ha rimpolpato i banchi del Carroccio. Oggi i salviniani a Palazzo Vecchio sono dunque tre: Bussolin, Tani e Sabatini. Ma alle elezioni mancano ancora nove mesi.

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