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Elezioni comunali 2024 Pontassieve

"Candidato imposto e primarie negate": si dimette il segretario Pd di Pontassieve

Guidava i dem locali da quasi otto anni

A Pontassieve "si è deciso, con un atteggiamento politicamente arrogante, di soffocare qualunque dissenso interno, proibendo ogni discussione tesa a individuare un possibile percorso di sintesi" in vista delle comunali di giugno, "indicando d'imperio una candidatura e, di fatto, derogando allo statuto del Partito democratico".

Per questo il segretario cittadino dei dem, Tommaso Valleri, lascia dopo sette anni e si dimette. In polemica, come rivela in una lettera aperta rivolta agli iscritti. E se le dimissioni sono state rassegnate lo scorso 29 febbraio, oggi Valleri esce allo scoperto per spiegare le proprie ragioni.

"Nel momento in cui ho compreso di non poter più essere garante dell'unità del partito, della sua discussione interna e del dialogo fra le sue componenti e anime, ho preferito fare un passo indietro". In questo senso, "nonostante il percorso fatto insieme negli ultimi mesi e nonostante precisi accordi presi con i 3 potenziali candidati a sindaco", ovvero Carlo Boni, Tiziano Lepri e Gianni Salvadori, "la segretaria metropolitana, Monica Marini, e il segretario regionale, Emiliano Fossi, durante un colloquio da me richiesto, mi hanno imposto di interrompere il percorso di ricerca della sintesi politica che stavamo portando avanti".

Ma anche "di congelare il tavolo della coalizione che faticosamente avevamo iniziato a costruire, di vietare le potenziali elezioni primarie in ragione di un non meglio specificato regolamento del quale nessuno peraltro è riuscito a trovare traccia, neppure gli uffici centrali del partito da me interpellati, e di andare in assemblea indicando alle iscritte e agli iscritti il solo nome di Carlo Boni". Valleri era alla guida dei dem di Pontassieve dal novembre del 2016. (Fonte Agenzia DIRE)

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