rotate-mobile
Elezioni comunali 2024

Saccardi candidata sindaco? Giani: "Non se ne parla". E lei: "Mica me lo faccio dir da lui..."

Scintille a distanza tra il presidente della Regione e la sua vice, mentre Renzi continua a pungere Nardella: "Senza uno scatto Firenze è solo un museo"

Scintille a distanza tra Eugenio Giani e la sua attuale vice, Stefania Saccardi. "Lei candidata? La questione non si pone, perché non succederà", aveva detto il presidente venerdì, a margine di un evento stampa, dopo le indiscrezioni dei giorni precedenti, che davano Saccardi, in quota Italia Viva, come ormai pronta ad annunciare - ricostruzione che Italia viva ha smentito - la sua corsa a sindaca in vista delle elezioni di giugno.

"Chiedetemi tutto ma non questo", si schermisce lei, ieri, in occasione dell'incontro di tutti i big di Italia Viva, alle Murate, indetto per "spiegare" a stampa e simpatizzanti i motivi del 'no' alla delibera comunale, fortemente voluta dal sindaco Dario Nardella, per limitare Airbnb e affitti brevi in centro storico.

"Non deve dirmelo lui..."

"Certamente non è Giani a dirmi cosa devo fare, non me lo diceva nemmeno mio padre", punge però Saccardi, ex assessora regionale alla sanità, politica di lungo corso e non certo abituata a chinare la testa. Specialmente, cosa che rimarca spesso anche Matteo Renzi, dopo il 14 per cento preso correndo in solitaria, contro i candidati di centrosinistra Cucchi e centrodestra Picchi, preso in città al collegio uninominale per il Senato alle ultime politiche.

Renzi che, a modo suo, torna a bacchettare Nardella. "Esattamente quindici anni fa mi candidavo a sindaco di Firenze contro tutti i sondaggi, contro tutti i saggi suggerimenti dei miei amici. Da allora è nata una storia bellissima", scrive nella ultima enews, dove sottolinea la "sorpresa" per quel Pd che si schiera contro l'aeroporto (tutti dem della Piana, praticamente, come pure gran parte del centrodestra di quell'area, del resto).

Anche Renzi continua a picconare

Non solo. "Se penso ai prossimi 15 anni di Firenze credo che occorra uno scatto, altrimenti la città diventa solo un museo da visitare e non un laboratorio da vivere. Che dite, esagero?", chiede con finta ingenuità l'ex rottamatore, parlando a nuora perché suocera intenda. E le suocere in questo caso sono tante: Nardella, certamente, ma anche Giani, il segretario regionale dem Emiliano Fossi e tanti altri.

Giani e Fossi non sono certo immuni alle sirene renziane, che potrebbero incidere eccome sulla decisione della candidatura dem. Il primo nome che Renzi cannoneggia è quello di Sara Funaro, che invece l'attuale sindaco caldeggia da tempo. Sempre che non si facciano le primarie, invocate a gran voce dall'ex assessora Del Re (le chiedeva anche l'ex senatrice Di Giorgi, ma poi è passata coi renziani).

Mani libere

Italia Viva però si tiene le mani libere, il 'maestro' Matteo del resto su questo può insegnare a tutti. "Noi lunedì (domani, ndr) voteremo 'no' alla delebira sugli affitti brevi. Ha profili di incostituzionalità, accentua il problema delle rendite di posizione già costituitesi e non fa altro che spostare il problema fuori dal centro, anche in zone magari ora non colpite", spiega Barbara Felleca, vice presidente del consiglio comunale e testa di ponte di Iv a Palazzo Vecchio.

Alle Murate c'erano anche l'altra consigliera Mimma Dardano, ex Lista Nardella, l'europarlamentare e coordinatore regionale Nicola Danti, il segretario cittadino Francesco Grazzini, la stessa Di Giorgi, l'ex assessore renziano Massimo Mattei, l'ex Forza Italia Gabriele Toccafondi, da tempo trasferitosi da Renzi. Una dimostrazione di compattezza in vista delle prossime settimane.

"Per il nome è presto, lavoriamo su programma e coalizione", ripetono dal Pd, a cominciare dal segretario fiorentino Ceccarelli. Chiudere a Renzi del resto per i dem è dura: a Firenze bene o male sono quasi tutti ex renziani, se non renzianissimi. A parte i nuovi arrivati, tipo l'assessore all'ambiente, schleiniano della prima ora, Andrea Giorgio. Ad ogni modo l'obiettivo ora, poi di vedrà, è tentare di racimolare almeno parte dei voti renziani anche tramite altre strade.

Arriva Calenda

"Per esempio tramite Azione. Oggi a Firenze, diciamolo, conta poco e nulla - si ragiona tra i dem -. Ma se Calenda inizia a farsi vedere più spesso magari qualcosa, in termini di voti, prendono". E guarda un po' stasera Calenda va a dialogare con il sindaco Nardella al circolo di San Bartolo a Cintoia. "Se questa è la loro strategia, auguri", manda a dire Toccafondi, consapevole che gli 'azionisti' al momento in città valgono lo zero virgola. Ma un orecchio al dibattito di stasera, è sicuro, lo tenderanno anche i renziani.

Italia Viva dice 'no' alla delibera che limita gli affitti brevi in centro

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Saccardi candidata sindaco? Giani: "Non se ne parla". E lei: "Mica me lo faccio dir da lui..."

FirenzeToday è in caricamento