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Aeroporto di Peretola: il Comune di Firenze appoggia la Regione

Dopo lo scontro sulla questione aeroporto tra Comuni, Province e Regione scende in campo il vicesindaco di Firenze. Nardella: "Inevitabile e indispensabile un sistema più competitivo"

Il Comune di Firenze appoggia le scelte della Regione sull’aeroporto. Sembra proprio questo quello che traspare dall’intervento del vicesindaco Nardella ieri in Consiglio Comunale. Un vero confronto istituzionale da un lato i Comuni della Piana Fiorentina appoggiati dalle Province dall’altro la Regione, seppur aperta al dialogo, spalleggiata dal Comune di Firenze.
Il vicensindaco ribadisce davanti al Consiglio come lo scalo fiorentino sia una priorità da sviluppare, lo definisce un “punto fermo dell’amministrazione comunale”. 

Nardella poi spiega i quattro punti riguardanti il nuovo terminal: "Su questo abbiamo più volte detto che l’obiettivo è migliorare la capacità e la operatività del nostro scalo: è un obiettivo già acquisito, perché l’intervento sul terminal è già stato assunto. E’ il primo paletto che sta dentro il progetto complessivo dello sviluppo dell’aeroporto. Uno sviluppo indispensabile, perché non possiamo immaginare questa infrastruttura isolata dal complesso del sistema aeroportuale nella macroregione (Toscana, Emilia Romagna e un lembo della Liguria). A questo proposito, può essere utile considerare che nel raggio di 250 km da Firenze esistono ben 12 aeroporti: è lo stesso numero degli aeroporti presenti nel Texas, con le debite proporzioni fra quel territorio e il nostro, ben più densamente popolato. E dunque è inevitabile e indispensabile un sistema più competitivo ed efficiente, che prende in esame il dimensionamento dei nostri aeroporti".


TRAMVIA - Il secondo punto riguarda il collegamento fra lo scalo fiorentino e il centro della città. Su questo è bene ribadire la necessità di avere un sistema di trasporto che, attraverso la tramvia e la ferrovia di superficie, faciliti il raccordo con il resto della città.
AMBIENTE – “Il terzo punto che qualifica la nostra proposta riguarda l’impatto ambientale. Noi diciamo in modo chiaro che lo sviluppo dell’aeroporto deve rispondere in promo luogo all’esigenza primaria di impatto ambientale. Questo vale anzitutto per l’area Peretola-Quaracchi-Osmannoro, ma anche per tutta l’area interessata, che non è solo quella del Comune di Firenze. Più volte ci siamo soffermati sul problema eccezionale che interessa una vasta parte dei nostri abitanti, in una zona dove anche l’inquinamento acustico supera i limiti di sopportabilità”.
Infine, il quarto punto qualificante riguarda la nuova pista. Il piano strutturale dice chiaramente che è necessaria una nuova soluzione per la pista dell’aeroporto della città di Firenze.


PIT - Noi guardiamo con soddisfazione il fatto che le modifiche al piano di indirizzo territoriale e paesaggistico della Regione vengano incontro a questi punti. Qui sta il dato saliente della discussione. Registriamo un forte allineamento fra la posizione della Regione Toscana e quella del Comune di Firenze. Si tratta di un dato estremamente significativo. Perchè come afferma la giunta regionale, quello dell’aeroporto è un progetto di interesse regionale, così come lo è il progetto del Parco della piana. Le modifiche al Pit ribadiscono questi due aspetti: l’elemento ordinatore dell’area della Piana è il parco, ma accanto a questo c’è il progetto di sviluppo sostenibile dello scalo aeroportuale. E allora il fatto che la giunta regionale contempli due ipotesi di soluzione per la nuova pista, pone un elemento di chiarezza in una discussione che va avanti da molti mesi. Oggi abbiamo un punto fermo, che ci dice che l’amministrazione fiorentina sta andando nella giusta direzione, e che oggi elimina le ipotesi di contrasto immaginabili fino a qualche giorno fa fra capoluogo e Regione.
 

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