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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Aeroporto, parla il dirigente cacciato: "Parodia del Marchese del Grillo"

Fabio Zita, ex Via: "Come un'automobile senza freni, si corrono gli stessi rischi della Tav"

"La maggioranza politica in Consiglio ha mantenuto la barra diritta e ha dimostrato coerenza e continuità: era stato un si all’aeroporto prima e non si comprende perché dovrebbe essere un no all’aeroporto ora”. E’ il pungente commento di Fabio Zita, ex dirigente Via rimosso dal settore, che ha denunciato alcune forzature nel sistema di valutazione d’impatto ambientale nel progetto dell’alta velocità ferroviaria. Il commento - apparso sulla rivista La Città invisibile, edita dal laboratorio politico perUnaltracittà fondato da Ornella De Zordo - arriva proprio all’indomani delle polemiche e del dibattito in Consiglio regionale sul parere dei tecnici della Regione sulla nuova pista dell’aeroporto di Peretola al Masterplan dell’aeroporto.

Per spiegare il suo punto di vista Zita ricorre ad un paragone: “Ho deciso di acquistare una automobile; il venditore me ne propone una che mi accorgo essere senza freni; invece di rifiutarla, tratto, colpevolmente, sugli optional che desidero, specificando ovviamente che li ritengo compresi nel prezzo. Ovviamente l’aeroporto, come è stato presentato è ben di più di una automobile senza freni e la politica, che condiziona il proprio orientamento favorevole all’ottenimento di una serie di interventi prioritari, è molto più colpevole del sottoscritto”.

"Alla base dell’espressione di un parere positivo del Consiglio regionale sul progetto del nuovo aeroporto di Firenze c’era il poco, e per certi versi il nulla, di una proposta talmente carente che i tecnici non hanno nemmeno potuto suggerire eventuali soluzioni per rendere compatibile l’opera. Si sono arresi, i tecnici, alla inconsistenza delle analisi”, ha aggiunto in un altro passaggio. ZIta torna anche sul tema Tav: "Visti i rischi che si corrono, è forse il caso di ricordare che a suo tempo, quando nelle medesime procedure si procedette a valutare l’impatto del sotto attraversamento appenninico dell’Alta velocità, le preoccupazioni dei 'gufi' tecnici sul rischio che le gallerie intercettassero gli acquiferi superficiali e profondi, furono accantonate da chi, anche allora, volle anteporre a tutto il primato della politica, con i nefasti risultati per il Mugello che tutti conoscono".

"Volendo essere anche più realisti, perché è inoppugnabile la colpevole superficialità con cui la proposta è stata presentata, superficialità dimostrata, nei fatti, dalla stragrande maggioranza degli interlocutori coinvolti, compresa l’Università - prosegue - verrebbe da pensare che dietro tutto quanto descritto più che il primato della politica ci sia la parodia del Marchese del Grillo e della sua storica affermazione 'Mi dispiace, ma io so’ io e voi non siete un cazzo!”. Il progetto dell’aeroporto, insomma, è destinato a far discutere ancora molto.

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