Alluvione, la carica degli studenti volontari: “Niente scuola, qui ad aiutare” \ VIDEO
Tantissimi giovani al punto di raccolta accanto al Comune per consegnare generi di prima necessità e spalare
La navetta del Comune che fa la spola tra la Motorizzazione e piazza Dante (l’altra parte da Capalle, in via dei Confini) non viaggia mai a vuoto, ma c’è chi è arrivato con i propri mezzi sfidando gli inevitabili ingorghi e chi si è fatto qualche chilometro a piedi.
Sono davvero tanti gli studenti che si sono precipitati anche oggi a Campi Bisenzio insieme a qualcuno assente giustificato, come i ragazzi del Leonardo da Vinci, qualcun altro invece ha deciso che almeno per un giorno era più importante essere qua, come Daniele e Tancredi, due 18enni dell’alberghiero Saffi, uno di Signa e l’altro di Firenze: “Intanto abbiamo consegnato degli alimenti di prima necessità e ora ci stiamo riunendo con altri amici per dare una mano”.
In tanti arrivano già armati di pala e secchio, come un piccolo gruppo di amici di Bagno a Ripoli: “Sapevamo che c’era bisogno, ma non avevamo idea di dove andare, poi ci hanno indirizzato al Comune. Ancora bisogna chiedere cosa fare, però c’è il punto di raccolta e intanto abbiamo lasciato della roba”. Chi è senza pala viene dirottato a caricare i mezzi con gli aiuti alle famiglie che hanno difficoltà a muoversi. Il luogo di ritrovo accanto al Comune è preso d’assalto fin dal primo mattino ed alle 11 il flusso, seppur rallentato, non si è ancora fermato. Le responsabili danno le indicazioni alle squadre di volontari su dove andare e cosa fare, oltre a un po’ di raccomandazioni pratiche, affinché il generoso entusiasmo non giochi brutti scherzi: “Non gettatevi con foga sui rifiuti, perché non si sa cosa c’è sotto il fango, potete trovare vetri o chiodi; ieri è scoppiata una mattonella addosso a un ragazzo; se dovete togliere il fango dagli scantinati e poi svuotare i secchi, fate delle catene umane, anziché andare su e giù da soli”. Rifiuti che sono un’infinità, accatastati ovunque: “Ci vorrà un mese e mezzo per ripulire tutto - impreca un volontario - Dove c'è il Parco Iqbal è pieno”. Nel frattempo è stato istituito un centro di raccolta in via Chiella.
Tra i tanti giovani c’è chi, come Giulio 19enne di Fiesole, è qui dal primo giorno: “Ci sono anziani, persone ancora bloccate in casa, ho visto dei punti in garage e cantine dove l’acqua è alta un metro e mezzo e non si può entrare. Sono venuto tre giorni di fila dalla mattina a sera, oggi però devo staccare prima perché faccio le serali ed è il caso di passare a casa a farmi una doccia”.
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