Cronaca

Scuola al gelo e alunni a casa dopo un'ora, genitori imbufaliti: "Sempre così, all'open day però era caldissimo"

Il caso del liceo Machiavelli-Capponi: "La scuola si fa bella con tante chiacchiere, ma i ragazzi stanno a 10 gradi"

Emiliano Benedetti Giornalista 28 gennaio 2023 11:09

'Indagine Eduscopio 2022, il liceo Machiavelli ai vertici della classifica delle scuole fiorentine'. Il 'messaggio' fa bella mostra di sé, appena si apre il sito web del liceo Machiavelli-Capponi, una scuola che offre ben cinque indirizzi: liceo classico, internazionale linguistico, internazionale scientifico, scienze umane, economico sociale. Non c'è dire: wow. Oltre il sito internet, però, nelle aule la situazione è meno rosea.

"La scuola si fa bella, su internet e agli 'open day', ma poi lascia ragazzi e ragazze letteralmente al gelo". E' un fiume in piena Fabiana, madre di tre figli. La più grande frequenta il secondo anno alla sede di piazza Frescobaldi, accanto a ponte Santa Trinita. Questa mattina, sabato 28 gennaio, dopo appena un'ora di lezione, viste le temperature polari, la preside ha deciso di mandare tutti gli alunni a casa.

'A causa del mancato funzionamento del riscaldamento della sede di piazza Frescobaldi, per la tutela della salute degli alunni e del personale scolastico, le lezioni sono interrotte dalle 9. La spunta per presa visione e adesione è valevole come autorizzazione', si legge nella circolare che i genitori si sono visti recapitare sui telofoni.

"E' così da quando mia figlia ha iniziato a frequentare la scuola. La dirigenza scolastica conosce bene il problema, abbiamo fatto segnalazioni e mandato mail al tecnico incaricato, ma non cambia nulla", dice la donna, rappresentante dei genitori, letteralmente imbufalita. "C'è chi viene da Montelupo, chi da Empoli, chi dal Valdarno. Ragazzi che si svegliano all'alba per arrivare in orario. Sono stati fatti arrivare a scuola, e peraltro oggi erano previste verifiche, per poi essere mandati subito a casa", prosegue la rappresentante.

Sono tantissimi i genitori che denunciano come il mancato funzionamento del riscaldamento sia tutt'altro che episodico. "Noi stiamo a Lastra a Signa. Mia figlia è al quarto anno e la situazione è la stessa dal primo giorno. Succede di continuo. Non parliamo poi del rientro in classe dopo le chiusure Covid, quando i ragazzi hanno raccontato di temperature davvero impressionanti, scese fino ad 8-10 gradi", dice Gianna Prosperi, un'altra rappresentante.

In classe i ragazzi sono costretti a tenere giubbotti, cappelli, sciarpe, guanti. Ma non basta, anche perché stando fermi il freddo si sente ancora di più. "Martedì scorso, 24 gennaio, mia figlia ha portato in classe un rilevatore di temperatura: segnava 13 gradi. Ma in prossimità della finestra sono state rilevate temperature ancora più basse, fino a scendere a 11 gradi, tanto che un alunno ha chiesto di essere spostato", conferma un'altra mamma, Tracy Liu.

"Mia figlia ha sofferto il freddo in aula con una sintomatologia da edema pericapillare, che ci ha portato ad accertamenti medico-dagnostici. La capillaroscopia ha evidenziato una effettiva problematica da raffreddamento, che si manifestava prorpio dopo qualche ora di permanenza a scuola, che la costringe ad usare guanti in classe", aggiunge la donna.

Una situazione, quella che viene descritta, allucinante, con i genitori che chiedono alla dirigenza scolastica e alla Città Metropolitana, responsabile delle scuole superiori, di agire immediatamente per risolvere il problema. Oltre al danno, poi, la beffa. E che beffa. "Il 14 gennaio c'è stato l'ultimo open day, dove la scuola deve farsi bella agli occhi dei genitori. In quell'occasione - sottolinea Fabiana -, il riscaldamento funzionava eccome e a scuola quasi non ci si stava dal caldo. Strano, no?". In effetti.