Crollo di via Mariti, la protesta dei sindacati di base: “Basta omicidi sul lavoro” \ VIDEO - FOTO
Oggi sciopero di 24 ore con presidio davanti alla prefettura in via Cavour
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“Le nostre vite valgono più dei vostri profitti”, “Morte sul lavoro uguale omicidio”. Queste le scritte sui due striscioni esposti dai rappresentanti dei sindacati di base che hanno manifestato davanti alla prefettura di Firenze in occasione dello sciopero di 24 ore per la tragedia di venerdì mattina nel cantiere dell’Esselunga di via Mariti.
“Non sono incidenti, ma omicidi sul lavoro - dice Dario Furnari di Usb Firenze - Chiediamo immediatamente una legge che introduca il reato di omicidio su lavoro e che venga interrotto il sistema degli appalti introdotto di recente dal governo Meloni”, con riferimento ai cosiddetti subappalti a cascata. “Il mandante di queste morti - chiosa - è il profitto” .
Un’ottantina le persone presenti in via Cavour, con “microfono aperto” per i vari interventi.
“L’introduzione del reato di omicidio sul lavoro sarebbe un passo in avanti”, conferma Alessandro Nannini dei Cobas commentando l’apertura della ministra del Lavoro Marina Calderone - I ministri però si indignano solo quando succedono queste stragi. C’è tuttavia anche il problema degli appalti e dei subappalti, della speculazione che viene fatta su grandi opere e non solo”, sottolinea, ricordando anche il fatto che alcune delle vittime fossero senza permesso di soggiorno: “Perché non si va a monte del problema, perché si continua a tenere in clandestinità persone che vengono qua per cercare un lavoro? Perché servono alla grande industria, c’è bisogno di persone che possano essere ricattate e quindi sfruttate”.
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