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Martedì, 30 Aprile 2024
Calcio

Fiorentina-Cukaricki, le parole di Vincenzo Italiano e Pietro Terracciano alla vigilia

Il tecnico e l'estremo difensore dei viola hanno parlato alla vigilia della gara della terza giornata della fase a gironi di Conference League contro i serbi, in programma al Franchi giovedì 26 ottobre alle 21

Archiviata in fretta la sconfitta nel posticipo della nona giornata contro l'Empoli la Fiorentina pensa a voltare pagina nel prossimo impegno, in programma giovedì sera alle 21 al Franchi contro il Cukaricki, per la terza giornata della fase a gironi di Conference League.

Dopo due pareggi nelle gare con Genk e Ferencvaros ai viola serve una vittoria, risultato che farebbe comodo non solo per la classifica ma anche per reagire immediatamente al ko nel derby. Proprio dalla sconfitta con gli azzurri è partita l'analisi in conferenza stampa di Vincenzo Italiano, accompagnato dal portiere Pietro Terracciano: "Quando si vince è merito di tutti, quando si perde è colpa dell'allenatore? Bisogna pensare al campo, allo spogliatoio, e ai ragazzi. Qui si vince tutti, e perde solo l'allenatore, è un pensiero che non posso non condividere. L'allenatore è un uomo solo, ma non è questo il punto: il problema principale è il Cukaricki, una squadra che non muore mai, l'abbiamo visto. Dobbiamo cercare di fare tre punti, l'inizio di stagione è stato positivo. Con l'Empoli siamo stati sottotono, non dobbiamo cadere nella trappola di pensare in maniera diversa. Pensiamo una partita per volta, sperando di essere più concreti".

Fiorentina, le ultime dal Viola Park in vista del Cukaricki

Sulle dififcoltà a far gol: "È principalmente una questione di convinzione. Quando nico arriva negli ultimi metri sa che può essere decisivo. I compagni in questo frangente devono migliorare, possono fare di più, essere più concreti. Ci si arriva attraverso il lavoro, la crescita individuale anche di tipo mentale. L'allenamento serve a questo, a colmare lacune e migliorare. Loro hanno caratteristiche diverse, a cui badiamo anche nel momento in cui componiamo la batteria d'esterni. Nico è forte di testa, gli altri hanno l'uno contro uno o sono bravi a crossare, ma tutto dipende dalla convinzione individuale. Abbiamo avuto una trentina di situazioni non sfruttate con l'Empoli. Se le partite restano vive si può commettere un errore e perderle, meglio sfruttare gli episodi a nostro vantaggio".

Italiano ha fatto il punto sulle condizioni fisiche della squadra: "Domani saranno out Biraghi e Bonaventura. Ikoné ieri e oggi si è allenato, sembra pronto, sta sentendo meno dolore, per domani è a disposizione. Per il resto ci siamo tutti".

Sul Cukaricki: "Avversario giovane che non molla mai. Ha dato sempre filo da torcere, rimane sempre in partita come succede sempre in Europa. Appena sottovaluti qualcuno ti mette in difficoltà. Nel poco tempo che abbiamo avuto abbiamo lavorato sulle cose da migliorare, dobbiamo avere più qualità. Possiamo fargli male ma serve essere più concreti".

Sul lavoro degli attaccanti e la possibilità di vedere Beltrán sull'ala: "Beltrán mi sembra possa agire principalmente per vie centrali. L'esterno, per caratteristiche fisiche non mi sembra per lui. Va forte in allenamento, sta soffrendo la mancanza del gol. Lui e gli altri attaccanti sanno che potevamo sfruttare meglio alcune situazioni, essere più decisivi in alcuni frangenti. Devono lavorare anche sulle palle 'sporche', lì serve la loro abilità. Lucas e Nzola si allenano forte, mi dispiace abbiano segnato poco, ma per come lavorano non posso dire niente". 

Come procede il recupero di Pierozzi, giovane che potrebbe essere un'alternativa a Kayode vista l'indisponibilità di Dodô: "Pierozzi è andato in Primavera per migliorare la condizione perché è stato fermo a lungo. Ha avuto un problema serio ma ci teniamo a rimetterlo in linea con gli altri. L'infortunio di Dodô ci ha messo in grande difficoltà. Kayode sta facendo un grande sforzo ma è giovane, al primo anno tra i grandi, e anche se sta facendo cose straordinarie e di lui siamo contenti non può giocarle tutte. Vogliamo far crescere Pierozzi, cercare alternative. Proveremo a sfruttare tutto ciò che ci serve".

Sugli obiettivi stagionali: "Siamo ancora dentro tutte le competizioni, la Coppa Italia inizierà più avanti, in Conference vogliamo rivivere un sogno, sappiamo che sarà difficile, e in campionato vogliamo far bene. Vorrei guadagnare qualche posizione in campionato ma non ho detto che se ci sarà da scegliere lo faremo in funzione del campionato. Vogliamo far bene in tutte le competizioni. A Empoli potevamo fare di più, diversamente. Credo che partite come questa possano finire in maniera diversa, com'era successo in precedenza siamo riusciti a reagire mi aspetto questa risposta dai ragazzi. Non dobbiamo farci distogliere dalle voci esterne. Non troveremo alibi"

Italiano ha risposto anche a proposito di due singoli, Jonathan Ikoné e Maxime López: "Ciò che pensiamo di Ikoné è chiaro: è un calciatore che ha grande spunto nell'uno contro uno, può creare superiorità. Deve migliorare al momento di concludere, deve volere di più da sé stesso. Non gli piace giocare molto a sinistra, gli piace partire da destra, convergere verso il centro ma sa che può essere utile anche dal lato opposto, ha caratteristiche uniche. Maxime è un ragazzo molto intelligente, è arrivato per ultimo, sta iniziando a capire quello che gli sta attorno. La squadra sta facendo ottimi risultati, qualcuno come lui ha avuto meno minutaggio, domani ci sarà lui a guidare il centrocampo. Ha una cultura del lavoro importante, ha caratteristiche simili ad Arthur, se gioca uno o l'altro lo sviluppo non cambia. Il campionato è lungo, le competizioni tante, si possono aprire le porte per tutti e i ragazzi lo sanno".

Terracciano: "Pronti a ripartire dopo un incidente di percorso"

Queste invece le parole di Pietro Terracciano, che ha iniziato la sua analisi partendo da come si reagisce al ko con l'Empoli: "Dobbiamo pensare a domani perché è troppo importante, ciò che ci siamo detti dopo la sconfitta resta nello spogliatoio. È un incidente di percorso, non deve ricapitare, non vogliamo avere rimpianti di punti lasciati per strada. A questa competizione ci teniamo tanto e vogliamo far bene"

Sul rapporto con Christensen: "Ci conosciamo da due mesi ormai, posso solo parlare bene di lui. Viene da un campionato e da una cultura diversa, c'è un periodo fisiologico di adattamento. Cerco di aiutarlo a livello di linguaggio, fargli capire meglio le richieste del preparatore e del mister. Lui è entrato con grande entusiasmo nello spogliatoio, deve concentrarsi molto sull'allenamento perché il miglioramento passa da lì".

Ambiente umorale: "Sappiamo che siamo in una piazza esigente, per questo non ci meravigliamo se dopo una sconfitta ci sono reazioni più dure del normale. Sappiamo che gruppo siamo. Non ci esaltiamo per le vittorie e non ci buttiamo giù per le sconfitte. Vogliamo rialzarci dopo la battuta d'arresto che non era preventivabile alla vigilia e vogliamo farlo già domani".

Su come ha vissuto l'estate, in merito alle voci dell'arrivo di un nuovo portiere e di un suo possibile addio: "Come tutti, cercando di smaltire la delusione del finale di stagione, il resto per carattere e perché so che fa parte del gioco, sono cose che vanno al di là del mio controllo. Se ci sono chiacchiere di mercato non mi condizionano"

Relativamente alle pressioni: "Magari le avessimo sempre, se vogliamo alzare il livello rispetto al passato dobbiamo convivere con questo ed è il bello del nostro lavoro. Nel tempo abbiamo mostrato di saper reagire, è un incidente di percorso, capitato ad altre squadre, pensiamo solo a domani. Parlare ancora dell'Empoli ci serve a poco".

Infine, su quanto è cresciuta la Fiorentina rispetto allo scorso anno: "La crescita si è vista già lo scorso anno, ci si rapporta con realtà calcistiche diverse, squadre che non mollano mai, neanche a risultato acquisito. Siamo cresciuti di partita in partita in una competizione che pochi di noi conoscevano. Abbiamo un bagaglio maggiore, dobbiamo sfruttarlo a nostro vantaggio". 

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