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Lunedì, 29 Aprile 2024
Calcio

Grassina, parla il ds Manganelli: "Crediamo nella salvezza. Sul futuro di Pozzi..."

Intervistato dai nostri microfoni, il direttore sportivo dei rossoverdi ha parlato dell'atmosfera che si respira nello spogliatoio in vista delle ultime sette partite, e di cosa è andato storto nella stagione corrente

Sette giornate al termine e una salvezza da raggiungere che fino a qualche settimana fa sembrava impossibile. E' la situazione del Grassina, che nel girone C del campionato di Eccellenza, staziona all'ultimo posto con 12 punti, a -3 dalla salvezza. Una stagione che sicuramente nessuno si aspettava, dove la squadra e l'allenatore dovranno fare di tutto in queste ultime partite per evitare una clamorosa doppia retrocessione. Per capire quale atmosfera si respira nello spogliatoio rossoverde abbiamo intervistato il direttore sportivo Massimo Manganelli, che ci ha raccontato anche di quelle che potrebbero essere le possibili scelte future della società.

Direttore, dopo la sconfitta per 2-1 col Pontassieve il Grassina sembrava davvero spacciato, poi le due vittorie consecutive contro Foiano e Chiantigiana hanno riacceso le speranze e ora la squadra dista a 3 punti dal penultimo posto..

"Dopo la sconfitta col Pontassive non ti nascondo che siamo rimasti un po' tutti delusi, soprattutto i giocatori. Quella partita per noi rappresentava la gara nella quale ripartire. Siamo rimasti un po' tutti traumatizzati da quella partita, che la squadra aveva comunque giocato bene. Abbiamo avuto un confronto con la squadra, che si era demoralizzata, perché avevamo sbagliato approccio alla gara, ma la cosa bella è che i giocatori erano convinti di non essere ancora spacciati. Quindi siamo andati a Foiano, abbiamo fatto vedere quello che avevamo detto in settimana. Abbiamo fatto una buona partita, sapendo che la posta in palio era importante, meritando ciò che è venuto fuori. Successivamente c'è stata la partita con la Chiantigiana, dove abbiamo fatto un brutto primo tempo. L'allenatore nell'intervallo ha parlato con la squadra, e infatti nel secondo tempo, complice anche l'episodio dell'espulsione, abbiamo fatto tutt'altra partita, si vedeva che eravamo un'altra squadra, e credo che il risultato che sia venuto fuori sia stato giusto. Adesso per noi la sofferenza sarà la sorella che ci deve accompagnare, perché ci sarà da soffrire fino alla fine".

Che atmosfera ci respira ora nello spogliatoio? Ci credete alla salvezza?

"A me sta piacendo l'atteggiamento della squadra, che è anche un po' il mio e penso anche dell'allenatore, ovvero quello di non abbattersi. La positività a noi non è mai mancata. Ci tengo a dire una cosa: noi non abbiamo mai perso con più di due gol di scarto. Abbiamo sempre perso di misura, e quindi questo fa capire che non è mai stata tanta la differenza con le altre squadre. Siamo sempre stati consapevoli di giocarcela con tutti, siamo convinti di quelli che siamo. Noi siamo convinti di farcela, ma questa sicurezza c'è sempre stata, c'era anche dopo la sconfitta col Pontassieve, che è stato il cazzotto più duro. La squadra non ha mai barcollato nell'idea di venirne fuori".

Ci può spiegare quali sono state le difficoltà di una stagione dove il Grassina puntava a ben altri obiettivi?

"Questa è una domanda che ci siamo posti anche noi in più momenti. Il discorso non è semplice, ma secondo me parte dall'inizio, quando una settimana prima del campionato noi non sapevamo se avremmo disputato la Serie D o l'Eccellenza. Avevamo impostato tutti i nostri discorsi su quello che poteva essere il ripescaggio in Serie D. Ovviamente c'erano anche 4/5 giocatori, non di questa attuale rosa, che erano in attesa di venire da noi, però aspettavano la certezza della Serie D. Quando abbiamo saputo che il ricorso della Sambenedettese era stato accolto contro tutti i pronostici a discapito nostro, non avevamo minimamente la testa per affrontare il campionato di Eccellenza. Quindi il primo punto è questa vicenda, mentre il secondo punto è che abbiamo cambiato praticamente tutto, dai giocatori nuovi ma anche allo staff tecnico, totalmente nuovo rispetto all'anno scorso. In più c'è da metterci che abbiamo anche una delle rose più giovani del campionato, e che fa giocare tanti giovani anche presi dalla Juniores. Insomma, penso sia stata tutta una serie di cose, in un campionato molto difficile, in quanto con sole 12 squadre, ogni partita non vinta diventa un macigno che ti fa pensare al peggio, e che ha quindi influito. In ogni caso devo dire che non ho mai visto la squadra allo sbando, neanche negli allenamenti in settimana."

Come state progettando il futuro imminente?

"Per quello che ci riguarda, noi siamo concentrati esclusivamente sul raggiungimento della salvezza. Fino a che la matematica non ci condanna, noi siamo concentrati su quest'obiettivo. Al momento che i numeri ci condanneranno, ci sarà da guardare a lungo raggio. Io sono convinto che in ogni caso, questa società ha già tante basi per il futuro, ovvero tanti giovani interessanti, che poche altre società hanno. Il Grassina a livello di giovani, per 2/3 anni è a posto".

E sul futuro di Nicola Pozzi?

"Penso sia un po' presto per fare questa analisi. Posso parlare di Pozzi come allenatore, e sono sicuro che lui avrà un grande futuro da allenatore. Lui ha delle visioni calcistiche che, per l'esperienza che ha avuto come professionista, non sono di questi livelli, quindi per lui prevedo davvero una carriera a livelli importanti. Poi ovviamente spero di avere ancora spazio per fare calcio con lui, ma non credo perché siamo di due livelli diversi. Lui è destinato ad un calcio professionistico. Sa la stima che provo per lui, ma ora tutto quello che voglio è che ci tiri fuori da questa situazione".

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