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Domenica, 28 Aprile 2024
Calcio

Fiorentina, Barone duro sulla questione stadio: "A oggi vedo soltanto nubi"

Il dg viola è tornato a parlare del restyling del Franchi: "Non vogliamo spostarci e non metteremo neanche un euro"

Stadio si, stadio no. E' il dilemma che migliaia di tifosi si stanno chiedendo ormai negli ultimi mesi. Dopo la bocciatura da parte dell'Unione Europea sui fondi per mettere a nuovo il Franchi e il bando di poche settimane fa andato deserto, la questione si fa sempre più "misteriosa". Sull'argomento è intervenuto anche il Ministro dello Sport Andrea Abodi, che ha presenziato alla serata dedicata alle premiazione Fair Play Menarini: "Ne abbiamo parlato più volte col sindado Nardella. Le ho detto che non è un caso che il Bosco di Venezia sia stato finanziato senza stadio. Dall'Europa è arrivato il messaggio forte e chiaro che quelle risorse non possono essere utilizzati per gli stati. Si può condividere o meno, ma è così. Nel momento in cui l'Europa si esprime noi dobbiamo uniformarci e cercare altre formule.Il progetto di Venezia si è predisposto nella sua articolazione tecnica a poter ricevere le risorse di quel fondo, quindi sono fiducioso che anche il Comune di Firenze possa rielaborare la progettualità in modo tale che possa comunque ricevere quei 55 milioni per altre attività, che riguarderanno la rigenerazione urbana". 

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Nessuna disparità di trattamento quindi, ma visioni diverse. "Come si può immaginare che un Governo possa avere delle preferenze per una città piuttosto che un 'altra - continua Abodi -. Un Govero della nazione deve servire la causa di qualsiasi città, nei limiti in cui però la città si predispone dal punto di vista amministrativo, con una progettualità che sia coerente con la natura delle risorse finanziare che provengono dall'Europa". 

"Dopo che è stata trovata una soluzione per Venezia, non si può non trovare anche una soluzione per Firenze - risponde Dario Nardella -. Il mio compito è quello di tutelare la mia città, i diritti e gli interessi di Firenze, combattendo qualsiasi ipotetica discriminazione o ingiustizia. Difenderò sempre Firenze per i dirittti che noi abbiamo a ricevere le risorse che ci sono state date e che ci sono state tolte. Ovviamente lo faccio con grande spirito costruttivo, perché i canali di confronto con il Governo non sono mai stati chiusi, e sono tuttora aperti".

Dalla Fiorentina filtra pessimismo

Intanto in casa viola si respira pessimismo. "Mi dispiace dirlo per il rapporto che ho con il sindaco Nardella, ma a oggi vedo soltanto nubi". Sono le parole di Joe Barone, che intervistato da "La Repubblica" ha ribadito che per la Fiorentina la questione stadio è chiusa: "Quando siamo arrivati, nel 2019, avevamo indicato tre obiettivi da raggiungere: riportare la Fiorentina in Europa, costruire il primo centro sportivo di proprietà e dotare i tifosi viola di uno stadio nuovo e funzionale. I primi due punti sono stati realizzati, il terzo no. E certo non per colpa nostra. Il tempo ha un valore e quattro anni di vita sono importanti, non soltanto per Commisso. Adesso ci godiamo quello che abbiamo costruito a Bagno a Ripoli".

E sul Padovani aggiunge: "Vogliamo continuare a giocare al Franchi, non vogliamo spostarci. Andando a giocare al Padovani la Fiorentina rischia di perdere più di 10 milioni all’anno e oggi non ci possiamo permettere tutto questo. Non sappiamo neanche quanto dovremo stare lontano dal Franchi. E poi, chi metterà i soldi per adeguare l’impianto provvisorio? Non conosco ancora i dettagli del progetto, ma di certo noi non metteremo un euro".

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