A Scandicci si cerca di prolungare la tramvia di due chilometri
Il sindaco Gheri vuole arrivare al più presto al progetto per il prolungamento della tramvia. Presente il Presidente Rossi che parla di lavoro e delle previsioni dell'Irpet. Choccante il passaggio sulla Biblioteca Nazionale
Una serata dal tono primaverile, sebbene sia già estate, quella di ieri a Scandicci; un’occasione per ribadire le posizioni del Pd toscano sia dal presidente della Regione Rossi che dal sindaco di Scandicci Gheri. Numerosi i partecipanti all’incontro; tema del dibattito la strategia nazionale del partito e la trama da tessere dopo i successi delle amministrative e del referendum e tra le mura di casa. Il presidente, ricollegandosi alla discussione in chiave nazionale, ha detto, come spesso gli capita, di sentirsi vicino all’ipotizzato “Nuovo Ulivo”, un’idea questa che non ha mai abbandonato. Poi entrambi gli interlocutori si sono concentrati sulle questioni e sulle riforme interne, prendendo spunto dall’amministrazione del territorio: Regione e Comune.
CASO - Rossi ha raccontato di come il Governo stia tagliando le risorse, passando da un esempio che nella serata diventerà emblematico: la “Biblioteca Nazionale di Firenze”. Gemella di quella capitolina, il cui l’organico sarebbe talmente in crisi da non riuscire a catalogare il 50% dei tomi in suo possesso; alza la voce il Governatore, in tutti i sensi, e s’indigna ancora di più quando parla della possibile chiusura alle 14:00 del complesso per mancanza di personale. Ma la carenza di personale sarà sopperita da 20 – 40 giovani del servizio civile grazie al “sostegno rimpolpante” dello stesso Rossi.
L’apertura del Presidente viene seguita da una presa di coscienza anche su cosa possa fare il sistema toscano per migliorare. Apre, anzi spalanca al geotermico; di fatto le energie rinnovabile sono sempre state “sorrette” dall’amministratore. Riforme anche nel comparto universitario con la proposta volta agli Atenei di mettersi a un tavolo e fare un “piano congiunto”, per eliminare il superfluo e salire nelle graduatorie internazionali, che vedono la Toscana e l’Italia obbligate a risalire la scala dell’eccellenza. Prima di passare la parola all’altro dirigente sul palco, il Governatore, usando un termine statunitense, parla anche della spada di Damocle incombente sulla Toscana. Un tema vicino al partito nazionale, forse il drappo del Pd, ovvero il lavoro. “Sul territorio regionale ci sono 100mila disoccupati, 35mila in cassaintegrazione. Dalle previsioni fatte dall’Irpet con i tagli futuri del Governo se ne potrebbero aggiungere altri 50mila”, uno scenario quasi apocalittico.
TRAMVIA - Un doppio passaggio a volo d’uccello sulle infrastrutture con la volontà di miglioramento sia dello scalo di Peretola che dell’Autopalio. E qui entra in causa Gheri, parlando del progetto nel prossimo futuro di allungare la tramvia Firenze Scandicci. Sì, Sirio vedrà la creazione di nuovi binari fino a Casellina: “Si devono trovare i soldi per dare l’incarico e fare il progetto che costerà circa 50mila euro - il sindaco sembra strizzare l’occhio a Rossi - collegando Villa Costanza a Casellina, come già da qualche tempo previsto, la galleria superficiale è già predisposta”. E ancora sulla struttura di circa due chilometri: “Poi a Pontignano si costruirebbe un altro parcheggio scambiatore”.
Chi li gestirà? “Quello che fa autostrade sarà compito loro, l’altro penso noi!” Mancando il progetto il sindaco non preventiva uscite che però potrebbero avvicinarsi al costo al metro della linea esistente. Prima di chiudere anche il sindaco si sfoga, nel mirino il patto di stabilità imposto dal Ministro
dell’Economia Tremonti: “Siamo al punto più basso per quel che riguarda l’autonomia degli enti locali”. E in chiusura: si potrebbe optare alla fusione dei Comuni e riformare, altri avrebbe usato un sinonimo, la politica. Verso mezzanotte il rompete le righe ma c’è il tempo per un’ultima battuta di Gheri: “Fatemi spendere i soldi che ho!”
