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Tasse, Nardella: "Non metteremo la TASI ad artigiani e commercianti"

Il vicesindaco di Firenze: "Ho chiesto a Petretto di studiare una soluzione e trovare le risorse in modo tale da non far pagare la Tasi agli affittuari dei fondi commerciali". La replica piccata di Giovanni Galli: "Ma chi crede di prendere in giro?"

“Di nuovo #tasse? A #Firenze non metteremo la #TASI ad artigiani e commercianti. L'economia si spinge anche così @comunefi”. Parole e musica di Dario Nardella, ancora onorevole alla Camera (per poco, ha già presentato la lettera di dimissioni da parlamentare al capogruppo del Pd a Montecitorio, Roberto Speranza), vicesindaco di Firenze e reggente di Palazzo Vecchio. Reggente giusto un paio di mesi, poi a maggio, molto probabilmente, si prenderà la fascia tricolore da titolare. Così, in questo scampolo di legislatura, nelle veste del supplente di lusso, sta pianificando il futuro.

TASI – Ha accantonato il progetto del piazzale Michelangelo pedonalizzato, ha tagliato qualche nastro inaugurale e si è gettato su partite irrisolte dell’amministrazione Renzi come Tramvia, nuovo stadio, aeroporto di Peretola. E tasse, quelle che ieri con un tweet ha allontanato dal commercio fiorentino.

Dopo i 140 caratteri, il grosso delle spiegazioni le ha date all’ANSA a cui ha spiegato che allo studio dell’amministrazione, a braccetto con l’assessore al bilancio, Alessandro Petretto, ci sarebbero “una serie di detrazioni fiscaliper tutte le categorie, che possano rispondere a un principio di equità”.

Nardella, sempre all’ANSA, ha spiegato che “l’obiettivo e’ di non colpire commercianti e artigiani: ho chiesto a Petretto di studiare una soluzione e trovare le risorse in modo tale da non far pagare la Tasi agli affittuari dei fondi commerciali. Così facendo, Firenze manterrà il livello virtuoso già tenuto con Irpef allo 0,2% con l’Imu prima casa che non e’ stata toccata, (la mini Imu i fiorentini non l’hanno pagata); ora, con la Tasi, noi non vogliamo gravare sugli inquilini dei fondi commerciali”.

GALLI – A stretto giro non è mancata la reazione piccata delle opposizioni. Come quella di Giovanni Galli, capogruppo in Consiglio comunale della lista omonima: “Fare annunci è facile e si capisce che Nardella sia stato scelto da Renzi, visto che il metodo è sempre lo stesso: quello del ‘remo’, faremo, ridurremo, realizzeremo, ecc. ecc. Dopo cinque anni di aumenti spaventosi sul suolo pubblico alle imprese e nessuna agevolazione, oggi il vicesindaco candidato in pectore Nardella se ne esce con le esenzioni per la Tasi ad artigiani e commercianti. Ma chi crede di prendere in giro?”.  E ancora: “Se davvero questa amministrazione aveva a cuore commercianti e artigiani, perché non ha dato attuazione alla nostra mozione per 20 borse di studio da 15 mila euro - di cui solo due a carico del Comune - ai giovani che intendono intraprendere attività di artigianato artistico, approvata in consiglio comunale?”.

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