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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Palazzo Vecchio, nuova spaccatura tra Pd e Italia Viva: i renziani non votano la variazione di bilancio

Operazione da 20 milioni, di cui 10 per ristrutturare lo stadio di rugby Padovani, dove potrebbe giocare la Fiorentina. Nardella

Alla fine lo scostamento di bilancio, operazione da oltre 20 milioni di euro, non proprio noccioline, il sindaco Dario Nardella l'ha portato a casa. Ma, pur se previsto, non è andato tutto liscio come l'olio.

Il via libera è arrivato dal consiglio comunale di ieri: 21 voti favorevoli (Pd e Lista Nardella), 11 voti contrari (Lega, Fratelli d'Italia, 5 Stelle, Sinistra progetto comune, Gruppo Centro) e tre astenuti. E da questi ultimi che arriva il dato politico.

Se la prima astenuta è Michela Monaco, nella Lega fino a poche settimane fa e ora consigliera speciale del sindaco, le altre due sono Mimma Dardano e Barbara Felleca, le due consigliere di Italia Viva.

Un'astensione, certo, come già annunciato ed espresso in commissione peraltro, che attenua l'impatto della divisione con il Pd (sullo stop agli affitti brevi arrivò un 'no' secco, ad esempio), ma che segna l'ennesima spaccatura tra le forze politiche che sostengono l'amministrazione.

10 milioni per il Padovani

Le critiche sono soprattutto sui 10 milioni stanziati per ristrutturare il Padovani, lo stadio da rugby di Campo di Marte, portandolo ad avere tribune da 7mila posti (dai circa mille attuali): un primo passo per poterci fare giocare la Fiorentina durante i lavori al Franchi (sempre che la Fiorentina intervenga ulteriormente portando la capienza a 12mila).

"Ascoltando la difesa dell'operazione del Pd in Consiglio comunale ho capito che i 10 milioni se li meriterebbe un impianto di arrampicata, ma sugli specchi. Su quello sono (il Pd, ndr) campioni del mondo. Ma non è giusto scherzare, perché parliamo di 10 milioni dei fiorentini e noi non possiamo essere corresponsabili di una scelta miope e ingiusta", attacca, con parole durissime, considerando che in teoria sono alleati, il coordinatore cittadino di Italia Viva, Francesco Grazzini, annunciato l'astensione delle due consigliere renziane.

Lo scostamento di bilancio, come detto, è da oltre 20 milioni. Gli altri 10 milioni andranno a manutenzione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (5 milioni), contributo per il Maggio Musicale Fiorentino (2,1 milioni), lotta alla marginalità (1,6 milioni) attività culturali (1,6 milioni). Previsti in delibera anche un milione e 100mila euro per nuovi scuolabus ibridi ed elettrici, 800mila euro per la realizzazione di una nuova area giochi in via dell’Osteria alle Piagge e oltre 500mila euro per "sostenere l’aumento dei prezzi avvenuto ad investimenti già in corso come quello al nuovo biennio della scuola Leonardo da Vinci e di altre scuole e al teatro della Pergola", come rende noto un comunicato dell'amministrazione.

"Investire su case popolari e Maggio ci sta a cuore, ma mettere 10 milioni per potenziare lo stadio del rugby è un azzardo, senza un vero piano di sviluppo, in un momento in cui si parla di grande marginalità, c'è una guerra dietro l'angolo e il ritorno dell'inflazione", attacca anche la capogruppo renziana, Mimma Dardano.

“Si buttano 10 milioni sul Padovani e si tolgono risorse vitali a manutenzione straordinaria di aree verdi pubbliche e scolastiche e anche al sistema tramviario”, attacca Emanuele Cocollini, del Gruppo Centro. "Uno stanziamento ingiustificato ed inopportuno, in questo periodo di difficoltà di tutte le categorie economiche della nostra città ma anche di migliaia di cittadine e cittadini a causa del caro utenze. Forse Rari Nantes o l’Asd Canottieri di Firenze, sulla quale pende un ordine di demolizione, non hanno almeno le stesse necessità economiche?", chiede amaro il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Roberto De Blasi.

“Usare lo sport per consenso elettorale è sbagliato. Se poi diventa terreno di scontro tra Pd e Italia Viva si assiste a uno spettacoli imbarazzante. La maggioranza è allo sbando”, ci vanno giù duri, da sinistra, anche i consiglieri di Sinistra progetto comune, Palagi e Bundu. "Una delibera frutto di una forzatura normativa con un gigantesco investimento al buio”, attaccano, dal fronte opposto i consiglieri di Fratelli d'Italia Cellai e Draghi, che avevano proposto una sospensiva (bocciata) e che sottolineano come "al Padovani metteremo 10 milioni, il doppio di quanto si investe sulle case popolari, nell’impianto in cui gioca la squadra di cui è presidente il consigliere regionale Pd Andrea Vannucci, presidente dell’Unione Rugby”.

Sia il Pd che che il sindaco ostentano tranquillità. “Tutta la discussione sulla variazione alla delibera di bilancio è stata concentrata sui soldi da investire sul Padovani, ma investiamo anche negli alloggi di edilizia residenziale pubblica, nella lotta alla marginalità ed il welfare, nel verde pubblico, nella cultura e nella scuola. Renderemo più moderno e funzionale un impianto cittadino che potrà essere utilizzato anche da altre discipline sportive e che potrà ospitare anche spettacoli ed eventi culturali e di spettacolo. Ma questo non si è voluto capire", replica il capogruppo dem Nicola Armentano.

“E’ una delibera molto importante che ratifica l’arrivo di finanziamenti attesi e che porta nuovi investimenti in settori strategici", difende il provvedimento l’assessore al bilancio Giovanni Bettarini.

Nardella: "Siamo tranquilli"

"Andiamo avanti, siamo tranquilli", commenta Nardella sul non voto di Italia Viva. "Abbiamo portato a casa questa variazione fatta su temi molto significativi: case popolari, marginalità sociale, ambiente e sport. E' questa la cosa importante. Le polemiche politiche le lascio ai gruppi consiliari e ai partiti. Il mio compito è portare avanti il governo della città. Non capisco la polemica della destra - aggiunge il sindaco -. Abbiamo investito 11,5 milioni per la piscina di San Bartolo a Cintoia, 4,5 milioni per una nuova palestra e, a suo tempo, lo stadio di atletica Ridolfi costò 27 miliardi delle vecchie lire, ovvero più di 13 milioni oggi. Insomma, si tratta di una polemica assurda e incomprensibile, tanto più che è contro un movimento sportivo in crescita come quello del rugby".

Le spine, per il Pd, del resto, sono anche interne. Mugugni sono arrivati infatti anche dai consiglieri Stefano Di Puccio e Massimiliano Piccioli, molto vicini all'ex assessora Del Re, che invoca le primarie a tambur battente in vista delle elezioni di giugno. Alla fine i due consiglieri 'delreiani' hanno votato sì, ma la situazione proprio tranquilla non appare.

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