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Renzi e il nuovo partito, l'annuncio: "Mi candido alle europee con Il Centro"

La rivelazione durante una conferenza stampa a Milano: il leader di Italia Viva correrà proprio per il collegio elettorale meneghino

Matteo Renzi si candida alle prossime elezioni europee del 2024 con un nuovo partito: "Ci candideremo alle europee con il brand de 'Il centro' e non saremo soli: abbiamo nove mesi per mostrare il nostro percorso - l'annuncio del leader di Italia Viva (Iv) -. Il mio è un appello a tutti i dirigenti di Iv a mettersi in gioco. E il primo a mettersi in gioco sarò io candidandomi al Parlamento europeo". Renzi ha dato la notizia durante una conferenza stampa, svoltasi ieri a Milano, specificando che si candiderà proprio nel collegio del capoluogo lombardo.

"Questo lo dico e lo faccio non perché uno sia alla ricerca di chissà quale ulteriore riga nel proprio curriculum - ha aggiunto il senatore di Scandicci -, ma perché voglio affermare in nove mesi quello che nessuno sta affermando in Italia, ossia che c'è bisogno di dare una sveglia all'Europa sennò si va tutti a casa. L'Ue rischia di saltare".

Rispondendo alle domande dei cronisti, Renzi ha detto di "scommettere su una maggioranza tra il Partito popolare europeo e i socialisti, senza Alternative für Deutschland, Vox o gli estremisti di sinistra". L'obiettivo, dunque, "è avere la stessa maggioranza che c'è stata adesso portando il nostro contributo con la nostra famiglia".

"Con Calenda nessuna ostilità, ma lui e Azione hanno lasciato le cose a metà"
"Non ho nessun tipo di ostilità nei confronti" di Carlo Calenda, dice Renzi. "L'ho voluto viceministro quando era rimasto fuori dal Parlamento. Poi l'ho voluto ambasciatore, poi ministro. Da parte mia c'è pieno rispetto. Auguri e buon lavoro ad Azione e Calenda". Rispetto all'adesione di Carlo Calenda alla lista per le Europee 'Il Centro', lanciata da Renzi, il senatore di Italia Viva: "Mi pare abbia escluso questa possibilità. A mio giudizio la sua posizione merita il mio rispetto".

L'ex sindaco di Firenze si è quindi detto "molto colpito dall'atteggiamento di Azione e Calenda, perché avevamo deciso insieme di fare una federazione e hanno lasciato le cose a metà. Una caratteristica che Calenda ha già dimostrato di avere quando si è candidato alle europee con Pd e poi quando si è candidato a sindaco. Noi - ha promesso - non lasceremo le cose a metà".

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