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Cuperlo a Firenze avverte Renzi: "Se cade il governo nuova maggioranza in Parlamento"

Se si parla di Imu il candidato alla segreteria del Pd ospite alla Festa Democratica fiorentina avverte: "Non è ragionevole toglierla a tutti". In platea ad ascoltare l'uomo di D'Alema anche Enrico Rossi

Se cade il Governo “è previsto dalla Costituzione” che si cerchi una nuova maggioranza e questa “non è l’opinione di un singolo”. Così, Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria del Pd, ha risposto, ieri sera alla Festa del Pd di Firenze, ad una domanda su quanto dichiarato da Massimo D’Alema – che ha lanciato Cuperlo alla segreteria democratica – sulla necessità di trovare una nuova maggioranza in caso di caduta del Governo. “Noi ci auguriamo che il Governo possa proseguire la sua azione perché sta facendo delle cose importanti, in particolare sul versante dell’economia, dell’emergenza sociale che resta drammatica, di quella occupazionale, ricordo che dobbiamo trovare un miliardo e trecento, quattrocento milioni di euro a fine estate per la copertura della cassa in deroga e quindi è importante che il Governo prosegua la sua azione. Noi lo sosteniamo con lealtà anche incalzandolo sulle scelte che riteniamo più urgenti, più necessarie”. 

E se nonostante questo, se la questione grazia-decadenza di Berlusconi e se la campagna elettorale messa in piedi dal Cav per lanciare Forza Italia 2.0 dovesse aver la meglio? “Naturalmente se il centrodestra dovesse togliere la fiducia a questo governo sarà un dovere, prima ancora che una scelta, andare in Parlamento e verificare l’esistenza di una possibile, diversa maggioranza che a quel punto dovrebbe fare due cose, mettere in sicurezza la democrazia del nostro Paese con una riforma della legge elettorale e proseguire e completare quegli interventi in materia economica e sociale e, con un tempo ragionevole, a quel punto, bisognerebbe comunque ritornare a dare la parola ai cittadini”. 

In platea, come racconta la Nazione edizione Firenze: 

“Ci sono l’ex assessore regionale Riccardo Conti, l’onorevole Filippo Fossati, la consigliera regionale Daniela Lastri, in ritardo arriva anche il presidente Enrico Rossi, e naturalmente l’organizzatore della festa, il segretario metropolitano Patrizio Mecacci. In fondo fa una rapida comparsa il presidente della commissione urbanistica di Palazzo Vecchio, Mirko Dormentoni. Manca il presidente della Provincia Andrea Barducci che è in ferie, ma c’è l’assessore provinciale all’istruzione, Giovanni Di Fede”.

IMU – Assenti i renziani doc, lo zoccolo duro fiorentino. Ma il dibattito, visti i tempi, è serrato. E allora il discorso piega veloce su una delle questioni sensibili che il governo dovrà affrontare in questa ultima settimana di agosto: il caso Imu. E sul tema, il candidato alla segreteria del Partito democratico, non vuol sentire aria da dentro o fuori: “Non è il primo ultimatum. A furia di ultimatum non si risolvono i problemi. Sull’Imu una soluzione si può trovare e il presidente Letta ne ha indicato le linee. Io ho piena fiducia che si troverà un punto di equilibrio tra le richieste del Pdl e una posizione ragionevole che noi abbiamo sempre espresso in queste settimane ed in questi mesi”. E ancora, tanto per marcare la distanza che in questi giorni si sta evidenziando tra Pd e Pdl: “Non è ragionevole togliere l’Imu a tutti – ha aggiunto –, è ragionevole togliere l’Imu alla gran parte dei proprietari di prima casa e la soluzione del Governo pensa che andrà nella direzione di trovare il giusto punto di saggezza, di equilibrio e soprattutto di equità”.

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