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Cronaca

Cpa, la Lega torna alla carica: "Sgomberatelo"

Al Carroccio non è piaciuta la manifestazione contro il 'decreto rave', più sfumate le posizioni dentro Fratelli d'Italia

La manifestazione di sabato contro il cosiddetto 'decreto rave party' andata in scena in centro a Firenze non è piaciuta alla Lega, che a livello nazionale è tra le forze che più sostengono la nuova misura del governo. Il Carroccio coglie la palla al balzo e torna dunque alla carica nei confronti di chi contro quel decreto si è schierato dal primo giorno: gli occupanti del centro sociale Cpa di via Villamagna, occupazione 'storica' che va avanti, con cambio di sede, da decenni.

"Facciamo appello al prefetto Valerio Valenti affinché provveda nel più breve tempo possibile a sgomberare ogni occupazione abusiva fonte da sempre di personaggi e manifestazioni assurde e dannose per la città, come quella contro dl Rave. Si inizi chiudendo il Cpa, il cui fondo è di proprietà di Publiacqua, per poi proseguire con le altre purtroppo note occupazioni illegali", chiede il coordinatore cittadino e capogruppo in Palazzo Vecchio Federico Bussolin.

"Molti abitanti hanno lamentato disagi per la manifestazione assurda e rumorosa, che si è protratta fino a tardi, trasformando di fatto in un rave party la parata contro il decreto che proibisce i rave party. Un caos all’aperto, dove la coltre che ha seguito i ragazzi era inconfondibile. Era l’odore nauseante e stordente della cannabis. Alcol a fiumi. Urina ovunque. Una baraonda a cielo aperto", attacca il fedelissimo salviniano.

Da tempo la Lega, periodicamente, chiede lo sgombero del Cpa, mentre nelle altre forze di destra le posizioni sono più sfumate. Differenza per esempio tra i due consiglieri comunali di Fratelli d'Italia, Jacopo Cellai, da sempre su posizioni pressoché identiche a quelle leghiste su questo tema, e Alessandro Draghi, invece più "comprensivo" rispetto alle problematiche che ruoterebbero attorno ad uno sgombero di un centro sociale presente da tempo, integrato nel quartiere e attorno al quale ruotano migliaia di persone.

Del resto differenze nella destra si sono registrate anche in merito allo sfratto della moschea, con leghisti, gruppo Centro e Forza Italia che venerdì, costi quel che costi, chiedevano di buttar fuori la comunità islamica dal luogo di culto di piazza Ciompi, con Draghi ancora una volta invece più possibilista. Il prefetto Valenti, al momento, pare non rispondere alle campane dei leghisti, e anche sulla moschea ha auspicato che la nuova data per lo sfratto esecutivo, che dovrà essere fissata dalla Corte d'Appello, lasci il tempo alla comunità, impegnata da tempo nella ricerca di un'alternativa e mai moroso, per trovare una soluzione dove 'trasferirsi', anche momentaneamente.

La manifestazione a Firenze contro il 'decreto rave'

Sullo sfratto della moschea la destra è divisa

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