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Cronaca

Treni, i rincari non arrivano in ritardo: l'inflazione picchia duro, ecco i nuovi aumenti

La denuncia del Movimento Consumatori Toscana. L'adeguamento c'è anche sulle agevolazioni Isee

L'inflazione colpisce duro. Sui prodotti alimentari, ma anche sui servizi. E anche sulle tariffe dei treni. Nonostante i continui disagi che ogni giorno colpiscono pendolari e viaggiatori, gli aumenti previsti vanno avanti senza pietà. Dal 1° luglio scattano i rincari.

"Tutto lecito - spiegano dal Movimento Consumatori Toscana, che denuncia il fatto - perché è il contratto dei servizi, stipulato tra Regione Toscana e Trenitalia, a prevedere l’adeguamento delle tariffe regionali al tasso di inflazione. Quello stesso contratto che prevede livelli di qualità non sempre rispettati, come testimoniano le notevoli denunce ordinarie fatte dai pendolari”.

Qualche esempio? Sul sito di Trenitalia sono già state modificate le tariffe per chi acquista un abbonamento mensile. Basta fare una banale ricerca: un abbonamento mensile Arezzo-Firenze in seconda classe costa 112,60 euro. "Prima costava 108", spiegano dal Movimento, "con un aumento del 4,26% circa". 

L'adeguamento non risparmia nemmeno le fasce che hanno le agevolazioni Isee: l'abbonamento mensile ridotto sulla tratta Figline Valdarno-Firenze passa a 73 euro, "contro i 70 di prima, con un aumento del 4,29%", sottolineano.

Una scelta che colpisce la fascia di popolazione più fragile che, secondo il Movimento Consumatori Toscana, sarebbe rappresentata soprattutto da quei cittadini che non possono permettersi l'automobile e che usano i mezzi pubblici per andare al lavoro.

“Come Movimento Consumatori Toscana - si spiega - avanziamo ulteriormente la richiesta di revisionare le condizioni nel futuro contratto dei servizi che da qui a breve si andrà a stipulare. Chiediamo a voce alta il coinvolgimento di tutte le associazioni dei consumatori ai tavoli decisionali, sin da subito".

"Nel 2023 non è accettabile, ad ogni livello, vedere aumentare il costo degli abbonamenti e parallelamente assistere all’incremento quotidiano e costante dei disagi che creano difficoltà a lavoratori, studenti e pendolari tutti. - aggiungono - Sino ad oggi abbiamo assistito a prese di posizione della Regione Toscana alle quali mai è seguita una risoluzione decisiva e capillare in ordine ai ritardi giornalieri, alle deviazioni dei regionali veloci sulle linee lente e alle interruzioni avvenute senza giustificati motivi, prima della stazione di arrivo”.

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