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Ambulanti, protesta in piazza Signoria: "tornare subito al lavoro"

Gronchi (Confesercenti): "serve un anno fiscale bianco"

Manifestazione degli ambulanti toscani, nel pomeriggio odierno, in piazza della Signoria a Firenze, per tornare a chiedere di "lavorare con la certezza di non subire più restrizioni e chiusure dettate dal passaggio dei colori", con l’unico impegno di rispettare i protocolli di sicurezza anticontagio.

A portare centinaia di commercianti su area pubblica di tutta la Toscana nella centralissima piazza del capoluogo, le associazioni di categoria regionali Fiva Confcommercio Toscana e Anva Confesercenti Toscana, unite per reclamare una diversa gestione dell’emergenza pandemica e sostegni concreti per il settore.

Presentate le richieste delle imprese su area pubblica: "Non possiamo accettare – hanno spiegato le associazioni – che il settore degli ambulanti venga ancora ignorato; gli imprenditori su area pubblica risultano i più penalizzati dalle restrizioni in vigore e dimenticato dai sostegni economici del governo e della Regione".

Gli ambulanti toscani a Roma: "Riaprire"

"I fieristi non lavorano da oltre un anno - hanno aggiunto i rappresentanti degli ambulanti - chi vende prodotti non alimentari deve stare fermo ogni volta che scatta la zona rossa. Non si può andare avanti così, senza certezze. Per questi motivi, abbiamo ribadito l’importanza per tutte le imprese di poter lavorare con la sicurezza di avere ancora un futuro".

All’iniziativa #salviamogliambulanti sono intervenuti tra gli altri i presidenti regionali delle due associazioni Anna Lapini di Confcommercio Toscana e Nico Gronchi di Confesercenti Toscana, e i presidenti della categoria del commercio su area pubblica Maurizio Innocenti di Anva Confesercenti nazionale e regionale e Giacomo Errico di Fiva-Confcommercio nazionale. 

Le associazioni di categoria: "Certezza sulle riaperture"

 "Chiediamo certezza sulle riaperture e un anno fiscale bianco: stop a Tari, Tosap, contributi". Così come un "vero decreto sostegni. L'ultimo era dedicato a tutto e alla fine sono arrivati poco più di 3.000 euro ogni impresa" sottolinea Nico Gronchi, presidente di Confesercenti toscana.

Proteste: Scandicci, la rabbia degli ambulanti

"Tra eventi fieristici completamente chiusi e chi ha aperto ma con limitazioni", il settore "è in fortissima sofferenza. Troppe volte - aggiunge Gronchi - queste imprese sono trattate come fossero di serie B. Non è così, ce lo dicono i numeri: stiamo parlando di circa 14.000 imprese in Toscana, 17.000 addetti con un prodotto annuo di circa 1,2 miliardi. Altro che marginali".

"Oggi - continua Anna Lapini, presidente di Confcommercio Toscana - siamo in piazza perchè le imprese vogliono lavorare anche in zona rossa, dato che sono normate da protocolli e lavorano all'aria aperta". Oltre, quindi, a un'accelerata sulla campagna di vaccinazione "chiediamo sostegni parametrati alle perdite, perchè sono ingenti e quelli che stanno arrivando sono assurdi". 

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