Ieri il sindaco di Poggio a Caiano Francesco Puggelli ha fatto visita ai lavoratori della Gkn. Poi una riflessione condivisa sui social network: "Sono uomini e donne, padri e madri di famiglia, ragazzi e ragazze del territorio che chiedono una cosa sola: poter lavorare. Questo sono i lavoratori della GKN. Non cercano compassione, chiedono di essere ascoltati. E con grande dignità e coraggio presidiano lo stabilimento di Campi per far sentire la loro voce.  𝐄𝐜𝐜𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐢𝐨 𝐯𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐫𝐚𝐜𝐜𝐨𝐧𝐭𝐚𝐫𝐯𝐢 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐡𝐨 𝐯𝐢𝐬𝐭𝐨 𝐨𝐠𝐠𝐢. Mi hanno accompagnato dentro lo stabilimento dove ci sono macchinari nuovi, di ultima generazione, alcuni acquistati pochi mesi fa, spenti da un momento all’altro senza un’apparente ragione. La #GKN era un’azienda sana, la produzione - qui si fanno anche pezzi per le Ferrari - non si è mai fermata neppure durante il COVID. Addirittura la prima fabbrica “covid free” di tutto il gruppo in Europa. 
Ma qualche giorno fa, in un ufficio da qualche parte del mondo, un signore in giacca e cravatta ha deciso di licenziare oltre 400 famiglie (cui vanno aggiunte tutte le altre dell’indotto) solo per far salire qualche titolo azionario.
Tutto questo è accaduto da un turno all’altro, con una mail. Per questo sono arrabbiati. 𝐄 𝐥𝐚 𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐫𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚.  Non possiamo permetterci di girarci dall’altra parte.  Se oggi non ci indigniamo, se le istituzioni non agiscono oggi, il Governo ma anche la Comunità Europea, con lo sblocco dei licenziamenti rischiamo di avere altre GKN, altre famiglie disoccupate. Noi sindaci saremo accanto ai lavoratori. Perché sono la nostra comunità.
Gli operai ci chiedono di raccontare la loro storia ed è quello che faremo. Partendo da essere presenti nel presidio che faranno domani quando ci sarà il tavolo con il governo e saremo pronti a scendere in piazza ogni volta che sarà necessario. Staremo a loro fianco. E faremo loro da amplificatori se questo può servire. Non possiamo accettare che le persone vengano dopo i giochi della borsa".