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Scandicci, il presidente Rorandelli: "Squadra rinnovata, c'è entusiasmo per la nuova stagione"

In occasione della presentazione della prima squadra, abbiamo intervistato il presidente Fabio Rorandelli, che ha toccato vari temi, dalla scelta di mister Rigucci alla possibilità di un nuovo stadio per la città

Nella serata di ieri, lo Scandicci Calcio ha provveduto a presentare ai media la prima squadra, che ha già cominiciato la propria stagione, passando il turno in Coppa Italia la scorsa domenica, e che questo weekend, comincierà il campionato di Serie D, contro la Pianese. Presente all'evento, anche il sindaco di Scandicci, Sandro Fallani, che ha esortato i componenti della rosa a portare in alto i colori e i valori della città. Non poteva mancare alla serata anche il presidente dello Scandicci Calcio, Fabio Rorandelli, che abbiamo intervistato in vista della stagione appena cominciata.

Che annata si aspetta dal suo Scandicci?

"Ci siamo rinnovati molto, ma non così tanto come sembrerebbe, perché una certa ossatura è rimasta. Si spera di trovare immediatamente una certa armonia, cosa che nell'ultimo anno e mezzo non c'è stata per i tanti motivi legati al Covid, che ci ha costretto a continue pause e riprese, che ha aiutato alcuni e sfavorito altri. Il ritiro è cominciato i primi di Agosto, quindi spero che la squadra sia pronta già domenica contro la Pianese, che è una squadra sempre difficile da affrontare, che solo due anni fa faceva la Serie C".

Perchè la scelta di Rigucci come allenatore?

"Innanzitutto il mister per noi era un lusso che in passato non potevamo permetterci, visto che allenava squadre ben più blasonate, con un budget molto più importante del nostro. Quest'anno, grazie anche al rapporto di amicizia che c'è tra lui e il nostro direttore Mirko Garaffoni, è stato possibile portarlo, in concomitanza col fatto che, sulla carta, abbiamo allestito una squadra più competitiva dell'anno scorso".

E' notizia recente di un progetto che porterà lo Scandicci Calcio ad avere un nuovo impianto. Questo può far sognare la società a traguardi più ambiziosi in futuro?

"L'impiantistica italiana è un po' un disastro d'appertutto, però a Scandicci l'amministrazione per fortuna sta mettendo mano a varie situazioni, tra cui anche la nostra, che sarà legata in un primo momento al settore giovanile e in un secondo momento ci dovrebbe essere l'opportunità di fare un nuovo stadio. Al momento in cui si avrà uno stadio adatto alla Serie C, con manto sintetico, può darsi che ci sarà anche più interesse da parte degli imprenditori e anche dei tifosi, per cercare un salto di qualità. Ad esempio Montevarchi non è più grande di Scandicci, per cui se ce l'hanno fatta altri perché non noi? Però nel frattemmpo cercheremo di mantenere la Serie D e di non soffrire come l'anno scorso".

Vuole fare un appello agli abitanti di Scandicci a tifare la squadra?

"Purtroppo o per fortuna, di solito a Scandicci o si tifa la Fiorentina o non si tifa, e questo è un problema. Spero che ci sia più presenza, soprattutto quando non gioca la Fiorentina. Manca un po' di identità, speriamo col tempo di trovarla".

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