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Chi era Francesco Henrion, il primo “fiorentino” a far volare una mongolfiera a Firenze

Era il 1784 quando a Firenze scoppiò la mania dei "palloni volanti"

Quando si parla di mongolfiere il pensiero va subito ai fratelli Montgolfier, che nel XVIII secolo inventarono il famoso mezzo aerostatico funzionante grazie all'aria calda. I due francesi però non furono gli unici a sperimentare l'affascinante mezzo di trasporto. Pochi mesi dopo il 5 giugno 1783, giorno in cui i Montgolfier fecero librare in aria il primo pallone aerostatico, la voce era letteralmente ‘volata’ dalle rive del Rodano a quelle dell’Arno. 

In quell'occasione il pallone volò senza equipaggio per due chilometri, fino all’altezza di circa 2000 metri. L'evento destò molto stupore negli invitati alla dimostrazione. Alla luce di tale successo, re Luigi XVI, entusiasta della novità, pochi mesi dopo ammirò, a fianco di Maria Antonietta, il volo del pallone volante denominato “Aerostate Révellion” sopra il giardino del palazzo di Versailles.
A bordo del pallone, un gallo, un’oca e una pecora, che volarono per tre chilometri, a circa 500 metri d'altezza.

Sulla scia dell'entusiasmo generale, poco tempo dopo fu il turno di Firenze. Francesco Henrion, archivista granducale di mestiere con la passione per la progettazione, fece il suo esperimento. Il tentativo prese corpo nei pressi del Ponte alla Carraia, con un ‘pallone volante’ che non era progettato per il trasporto umano. Di fronte a un cospicuo numero di curiosi, l’aerostato volò nel cielo fiorentino per diversi minuti, prima di atterrare presso le mura. 

L'esperimento si trasformò in una sorta di moda, e così, pochi giorni dopo due frati benedettini emularono Henrion con un aerostato che, sospinto dal vento, arrivò addirittura verso gli Appennini. Questi primi tentativi furono forieri di una vera e propria mania d’emulazione, tanto che il Granduca fu costretto a emanare un editto che limitasse il proliferare di palloni nei cieli di Firenze. 11 anni dopo Giovanni Luder, a bordo del suo aerostato, volò da Piazza del Carmine fino a Pontassieve, compiendo il primo volo umano su Firenze.  Alcuni anni fa il Comune di Firenze gli ha dedicato anche una strada posta tra il viale XI Agosto - all'inizio dell'autostrada - e via del Termine.  

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