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Domenica, 28 Aprile 2024
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Il "nascondiglio" del Brindellone: quando nel 1907 stava per cambiare casa

In quell'anno lo Scoppio del Carro rischiò di non verificarsi

Passando per il Prato, poco distante dall’omonima porta, vi sarà capitato di notare un’enorme parete di legno. E’ qui che, al numero civico 48, si trova il gigantesco portone che nasconde al suo interno un deposito molto speciale: la “casa” del Brindellone, il celebre carro che, ogni anno per Pasqua, da qui viene condotto da una coppia di buoi fino al Duomo. Ed è proprio dal deposito che ha inizio il trionfale corteo che da il Prato accompagna il Brindellone fino al cuore del centro fiorentino.

Pasqua 2023, torna lo scoppio del Carro a Firenze

Anticamente il carro, molto più piccolo e semplice di quello attuale, subiva molti danni a causa del tradizionale scoppio, tanto da dover essere restaurato ogni volta. Quando nel 1494, in seguito alla cacciata dei Medici da Firenze, i Pazzi rientrarono in possesso dei loro vecchi privilegi, non ultimo quello dell’organizzazione del Carro del Sabato Santo, decisero di apportarvi qualche modifica, realizzandone uno più resistente e massiccio, così come lo conosciamo oggi.

Perché la Pasqua a Firenze si celebra con lo Scoppio del Carro

Ci fu però un anno che l'evento rischiò di non verificarsi. Bisogna tornare indietro nel tempo, precisamente nel 1907. Secondo quanto riporta l'Archivio Storico del Comune di Firenze, l’impianto dei binari per la tramvia e l’apposizione dei fili aerei nelle principali vie della città, in particolare in via dei Cerretani, piazza del Duomo e via dei Calzaioli, rischiavano infatti di rendere impossibile la festa del carro, che come di consueto veniva condotto dal Prato fino alla Cattedrale.

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Per garantire che tale festa potesse aver luogo anche dopo il completamento degli impianti tramviari l’amministrazione pensò che potesse convenire “parcheggiare” il carro in un locale molto prossimo al Duomo, e a tal fine ritenne adatta una bottega in piazza delle Pallottole, alla quale sarebbero state apportate le modifiche necessarie. Ma una volta preso in esame il progetto di traslocare il carro dalla sede del Prato al nuovo locale risultò che lo spostamento avrebbe portato a spese eccessive, e non avrebbe risolto convenientemente la questione riguardante la linea aerea del tramvai.

Fu ritenuto quindi più opportuno lasciare il carro nel locale sul Prato, e con alcuni lavori speciali e di ancoraggio alla linea aerea tramviaria aprire al carro stesso il libero passaggio fino alla piazza del Duomo, lungo Il Prato, via Palazzuolo, via della Spada, via degli Strozzi, via dei Pescioni, via del Campidoglio, via dei Tosinghi, via dei Calzaioli. Con questo sistema l’Amministrazione poté risparmiare l’affitto del nuovo locale in piazza delle Pallottole, e allo stesso tempo mantenere in esercizio le linee tramviarie anche durante la funzione.

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