rotate-mobile
Politica

Tav e terre di scavo: "Sarà il Ministero a decidere su Cavriglia"

Questo il parere espresso dall'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao: "Il progetto non prevede il conferimento nell’ex area mineraria di materiale classificato come rifiuto"

Questa mattina la questione Tav, terre di scavo, ex cava di Santa Barbara è approdata in consiglio regionale. A rispondere sulla questione sempre più dirimente, a seguito di tre interrogazioni presentate da Monica Sgherri (capogruppo Fds-Verdi), Mauro Romanelli (Gruppo misto) e Dario Locci (capogruppo Gruppo misto), l’assessore ai trasporti Luca Ceccobao, che ha sottolineato in aula: “La classificazione definitiva dei materiali di risulta dallo scavo della galleria del nodo fiorentino Av non può che essere di competenza del Ministero dell’Ambiente, responsabile del procedimento di Via per la realizzazione del progetto di recupero dell’area mineraria di Santa Barbara a Cavriglia (Arezzo). Il progetto non prevede il conferimento nell’ex area mineraria di materiale classificato come rifiuto, che deve essere gestito in altro modo”. Come dire, se le terre prodotte dalla fresa Monna Lisa (circa 2 milioni di metri cubi), che dovrà scavare i due tunnel sotterranei che attraverseranno il sottosuolo di Firenze dedicato ai treni AV, saranno classificate come rifiuti non potranno prendere la via dell’aretino. Ma a stabilirlo, secondo l’assessore, non potrà che essere il Ministero dell’Ambiente.

Dal passaggio in consiglio di questa mattina quindi emergono due cose: il rispetto delle norme, ed il ruolo del controllore o meglio di chi dovrà fare le verifiche. Una volta stabilite i compiti e le gerarchie future Ceccobao è passato al presente, a quei numeri che stanno investendo i lavori per la realizzazione dell’infrastruttura. “l materiale derivante dal primo strato di riporto e dallo scavo per la realizzazione dei pali e del diaframma – ha affermato l’assessore – risulta già in fase di smaltimento come rifiuto per un totale complessivo stimato in 240 mila metri cubi. Si ritiene invece che il materiale proveniente dallo scavo della stazione Av (600 mila mc), per il quale saranno utilizzate tecniche tradizionali senza l’utilizzo di additivi, sarà classificabile come sottoprodotto, e quindi non soggetto alla normativa sui rifiuti” e “quindi potrà essere conferito a Cavriglia”.

EX MACELLI E FOSTER – Poi la discussione si è focalizzata sulle vicende che stanno caratterizzando l’area fiorentina detta Lippi, dove le proteste dei residenti non si placano. Tanto che è già stata prevista una manifestazione per contrastare il passaggio dei camion che ogni giorno accedono al cantiere Belfiore (dove sorgerà la stazione Foster), attraverso il corridoi attrezzato che sbocca a Rifredi. L’assessore per questo ha spiegato che “il Piano ambientale di cantierizzazione della stazione Av, approvato nel 2010 dall’Osservatorio ambientale, prevedeva che il materiale destinato a Santa Barbara fosse trasportato su ferro mentre per la movimentazione dei materiali destinati alle discariche era previsto il trasporto su gomma. Nell’Area ex Macelli – ha detto ancora – le verifiche eseguite da Arpat hanno rilevato una media giornaliera di 47 camion con punte di 120 mezzi al giorno. Nel mese di giugno è previsto un nuovo controllo specifico”.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tav e terre di scavo: "Sarà il Ministero a decidere su Cavriglia"

FirenzeToday è in caricamento