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A Firenze il "cantiere nero" di Salvini: presìdi e manifestazione in città contro l'estrema destra

La Lega attacca Nardella: “Responsabile in caso di disordini”. La replica: “Vittimosmo preventivo, non cadiamo in provocazionii”

Dopo Marine Le Pen, presente solo in videocollegamento, non ci sarà neanche Geert Wilders (impegnato a formare il nuovo governo olandese) con Matteo Salvini alla convention dell’estrema destra europea in programma domenica alla Fortezza da Basso. Duemila, comunque, le persone attese. Fuori probabilmente saranno un po’ di più visto che sta crescendo la mobilitazione in tutta Firenze con iniziative sia al mattino che al pomeriggio. “Una convention nera, inquietante e pericolosa per ciò che propone e rappresenta: sovranista, razzista e xenofoba, avversa ai diritti lgbtqia+, patriarcale, guerrafondaia, contraria ai diritti sindacali e vicina ai grandi interessi fondati sul profitto. Le loro proposte sono idee legate a un passato che fatica purtroppo a scomparire e torna anche oggi insistendo sulla paura, la solitudine, la precarietà e le difficoltà delle persone”, le parole della Rete democratica fiorentina nell’appello alla mobilitazione.

“Un fiore per…”, flash mob e poi corteo

Alle 10 tre appuntamenti in contemporanea promossi dalla Rete democratica fiorentina. In piazza Dalmazia sotto la targa che ricorda l’omicidio fascista di Samb Modou e Diop Mor nel dicembre 2011 da parte di Gianluca Casseri; sul ponte Vespucci, dove è stato ucciso nel 2018 Idy Diene e in via Taddea davanti alla targa che commemora Spartaco Lavagnini, sindacalista comunista assassinato nel 1921 “Tre luoghi simbolo dell'odio e della ferocia di stampo fascista che hanno segnato la nostra città. Alla cittadinanza chiediamo di unirsi a noi e di portare un fiore in uno di questi luoghi”.

Alle 11,30 la protesta si sposterà al piazzale Michelangelo “dove tutti insieme testimonieremo la nostra visione di comunità, fatta di libertà, diritti e tolleranza, con un grande striscione. Una piazza colorata completamente diversa dal nero oscurantismo rappresentato da chi si riunirà dentro gli spessi muri della Fortezza”. Nel pomeriggio invece ritrovo alle 15 a Porta al Prato per il corteo della sinistra antagonista che ha usato toni duri nei confronti della convention sovranista, attaccando però anche l’amministrazione (e il Partito democratico) per la concessione di uno spazio gestito da enti pubblici, tra cui Palazzo Vecchio.

“Nardella accende la piazza, responsabile in caso di disordini”

Intanto monta la polemica politica con la Lega che accusa Nardella di “accendere la piazza”. Dall’europarlamento al consiglio regionale passando per il parlamento nazionale è un susseguirsi di dichiarazioni. “Mi auguro che nessun estremista dei centri sociali, dopo gli appelli incendiari di qualche autorevole esponente della sinistra, passi dalle parole ai fatti contro politici europei eletti democraticamente e che in molti casi sono maggioranza relativa nel proprio Paese”, dichiara l’europarlamentare Susanna Ceccardi; parole analoghe dai capigruppo a Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo, “non capiamo la strategia della sinistra che alimenta tensioni in vista dell'evento di Firenze.

L’auspicio è che nessun estremista raccolga i messaggi provocatori che arrivano dall'opposizione e che gli stessi non sfocino in azioni violente”. Dal consiglio regionale Elena Meini e Giovanni Galli rincarano:  “Nardella prima infiamma la piazza contro Salvini e poi si spaventa. Lo riterremo responsabile in caso di disordini”, scrivono in una nota. “Dapprima si fa promotore di una sorta di 'chiamata alle armi' subito prontamente recepita dai soliti centri sociali per fronteggiare l'onda nera, poi, forse intuendo di averla fatta grossa, prova una fantozziana retromarcia dicendo che la città è aperta a tutti e bisogna essere tolleranti”.

“Da Lega vittimismo preventivo, non cadere in provocazioni”

Il sindaco incassa con calma e rilancia la palla nel campo avversario: “Io responsabile di eventuali disordini? Quella della Lega è una provocazione, tipica di forze politiche che mischiano provocazione e vittimismo”, la replica di Nardella che ha annunciato la propria presenza alla manifestazione a piazzale Michelangelo, “sarà assolutamente pacifica”, con l’auspicio che lo sia altrettanto quella del pomeriggio, “mi auguro che esprima una sana e radicale critica senza andare oltre. Gli avversari politici vanno sfidati sul terreno dei contenuti e anche con atti simbolici”. Da qui l’invito a esporre bandiere o simboli dell’Europa, “che i sovranisti vogliono sfasciare mentre noi la vogliamo cambiare per renderla più forte”.

Per poi chiudere con quello che sembra quasi un piccolo manifesto elettorale: “Noi vogliamo un’Europa che sulla politica estera parli davvero con una voce sola, che abbia davvero una difesa comune con un unico esercito E vogliamo un'Europa che metta al centro la lotta all'emergenza climatica perché non vogliamo più vedere i disastri che stanno colpendo le nostre popolazioni a causa di un atteggiamento troppo remissivo sulle politiche ambientali”.

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