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Primarie, il Pd volta pagina: grande vittoria per Elly Schlein ed Emiliano Fossi

Sconfitta netta per Bonaccini e Mercanti, ma anche per Dario Nardella

Il Pd volta pagina, sia a livello nazionale che toscano. O per lo meno, le premesse per voltare pagina sono state messe, con le primarie di ieri. A valanga, vincono infatti Elly Schlein, che diventa la prima segretaria donna del partito, a 38 anni non ancora compiuti, ed Emiliano Fossi, che diventa il nuovo segretario regionale, subentrando a Simona Bonafè.

Con l'80 per cento dei seggi scrutinati Schlein è davanti all'altro candidato, il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini, 53,8 per cento contro 46,2 per cento. Bonaccini ha già riconosciuto la sconfitta. "Ho fatto un grande in bocca al lupo a Elly Schlein per la responsabilità che assume alla guida del Pd", ha dichiarato.

"E' una piccola grande rivoluzione"

"Sono immensamente grata perché insieme abbiamo fatto una piccola grande rivoluzione. Anche stavolta non ci hanno visti arrivare - ha detto in un primo commento pubblico la Schlein - . Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi. Da subito lavoreremo insieme nell'interesse del Paese. Lavoreremo per l'unità, il mio impegno è di essere la segretaria di tutte e di tutti, per tornare a vincere".

A Firenze debacle per Nardella

In Toscana la vittoria è stata ancora più netta. I risultati, anche se non ancora definitivi, parlano del 60 per cento a Schlein e del 40 a Bonaccini. A Firenze la vittoria è schiacciante: 70 a 30. Una vera debacle per Bonaccini e per il sindaco Dario Nardella, che era il coordinatore nazionale della mozione Bonaccini.

Anche la vittoria dell'ex sindaco di Campi Bisenzio ed attuale deputato Emiliano Fossi in Toscana è netta, anche se leggermente minore: si parla di 58 a 42. Anche in questo caso, la candidata dei 'riformisti' Valentina Mercanti ha già riconosciuto la sconfitta e fatto il consueto in bocca al lupo di buon lavoro a Fossi. Quest'ultimo parlerà in conferenza stampa oggi alle 14:30.

"Dalla parte dei più deboli"

"C'è voglia di cambiare", esulta Fossi a caldo, nel primo commento, a risultati ormai acquisiti. "E' il segnale - prosegue -, che il partito non è morto, tutt'altro. La nostra proposta ha avuto successo e da qui inizia una nuova risposta dei progressisti in Toscana, caratterizzato da far quello per cui siamo nati: stare dalla parte dei più deboli, lottare contro le diseguaglianze, migliorare la qualità della vita dei cittadini, questa è la nostra grande sfida".

Quanto all'affluenza, a livello nazionale sono andati a votare circa 1 milione di persone, mentre in Toscana l'affluenza ha superato quota 100mila: superati dunque gli obiettivi che il Pd si era posto e di questi tempi, considerando anche il maltempo di ieri in molte zone, un risultato che può essere considerato di successo, anche se in calo rispetto alle primarie precedenti (e con dati non paragonabili ovviamente rispetto ai quasi 4 milioni dell'era Prodi).

Cambi in vista?

Ora per il Pd potrebbero cambiare molte cose, sia a livello regionale che nazionale. Potrebbe esserci finalmente la definitiva svolta post renziana e il partito, dopo un netto spostamento al centro, potrebbe tornare a dirigiersi verso sinistra o quantomeno verso centrosinistra. E anche in Toscana si aprono tante partite, a partire dalla scelta del candidato sindaco del dopo Dario Nardella (si voterà tra poco più di un anno e l'attuale inquilino di Palazzo Vecchio ha già fatto due mandati) e del futuro di Eugenio Giani, che potrebbe non essere confermato candidato alle prossime regionali del 2025.

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