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La corsa per Palazzo Vecchio. Donzelli: “Schmidt era osannato da tutti, adesso è diventato un mostro” / VIDEO

“Solidarietà a Nardella, ultimamente ha fatto solo disastri”

Non era presente al Tuscany Hall ma il suo nome è stato probabilmente quello più pronunciato.  Nessuno si sbottona, però nonostante le parole di Giovanni Donzelli “non confermo né smentisco”, la candidatura del direttore degli Uffizi Eike Schmidt col centrodestra per Palazzo Vecchio sembra un po’ meno improbabile.

“Non confermiamo né smentiamo perché è una cosa uscita sui giornali. Con lui - giura - non ne ho parlato. Ma abbiamo candidati politici e siamo in contatto con civici di livello, altrettanto vale per Lega, Forza Italia e Udc e sceglieremo insieme”.  Il nome che uscirà però sarà solo uno: “Farò l’impossibile affinché il centrodestra vada unito nei tre Comuni capoluogo e non solo. Un caso come quello di Campi Bisenzio non si ripeterà Vogliamo vincere, non abbiamo dubbi. Abbiamo dimostrato in tutti i capoluoghi di provincia di saperlo fare meglio della sinistra, vogliamo vincere per il bene dei nostri cittadini”.

E per vincere Schmidt potrebbe essere il cavallo giusto. Donzelli resta vago, ma non lesina gli elogi snocciolando i risultati alla guida degli Uffizi: “Non è schiavo di alcun partito, è un uomo libero che qualche risultato da direttore l’ha portato. I visitatori prima della pandemia erano 1,9 milioni e ora sono 2,5, le code sono diminuite, ha portato 13 milioni di donazioni dai privati e dimostrato di saper proiettare gli Uffizi verso il futuro, aprendoli ai giovani”. Più tardi ha parzialmente corretto il tiro: “Confermo che è stato un ottimo direttore, ma non significa che possa essere un ottimo candidato sindaco. E viceversa”.

L’attacco a Palazzo Vecchio

“È buffo il circo della sinistra che si è scatenato dopo la sua intervista a un giornale (Corriere Fiorentino, ndr).  Ha detto una cosa non particolarmente rivoluzionaria o stravagante: ‘Firenze è una città più sporca e insicura’. È quello che pensano tutti i fiorentini, se ne sono accorti tutti tranne che a Palazzo Vecchio. E da lì è partita la ‘guerra’ anche con la raccolta firme degli intellettuali. Prima Schmidt era unanimemente stimato, dopo poche ore è diventato un mostro perché ha osato criticare come viene governata Firenze”. Non è la sola critica dell’onorevole fiorentino alla giunta e in particolare al sindaco Dario Nardella: “Sono solidale con lui, perché ultimamente non ne ha azzeccata una”, ha ironizzato con riferimento allo stadio e al maggio: “Su definanziamento del Franchi cercheremo una soluzione, Se Firenze perde 55 milioni mi dispiace, mi dispiace perché sono stati chiesti nel progetto sbagliato. Proveremo a rimediare i danni” E sul Maggio, “senza ‘san’ Sangiuliano andava chiuso. Il governo ha rimediato a un disastro fatto da Nardella”. 

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La corsa per la Regione

Se su Palazzo Vecchio Donzelli si è mostrato cauto, per la Regione le idee sembrano molto più chiare. E in pole position resta il sindaco di Pistoia: “Il problema di Alessandro Tomasi è che è una brava persona. Lui ha ricevuto il mandato dai cittadini per fare il sindaco ed oggi si vede solo come sindaco. Noi lo trasciniamo tutti per la giacchetta perché secondo me sarebbe il miglior presidente della Regione della Toscana della storia. Lui ama Pistoia, oggi vede solo Pistoia, faremo di tutto per convincerlo a fare un sacrificio e sono sicuro che i cittadini di Pistoia saranno i primi ad essere orgogliosi di avere il proprio sindaco che va a governare la Toscana. Alessandro fatica un po' a lasciare Pistoia, ma ho fiducia che riusciremo a convincerlo”.

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