Capodanno a teatro: ecco gli spettacoli per l'ultimo dell'anno a Firenze
Tra prosa, concerti e brindisi di mezzanotte, ecco gli spettacoli nei teatri fiorentini in programma per la notte di Capodanno
Teatro Puccini
Al Puccini va in scena "The best of", recital esilarante per una serata speciale di Capodanno il 31 dicembre 2018 con Katia Beni e Anna Meacci.
Due straordinarie interpreti, apprezzate da sempre per la forza della loro dissacrante comicità, che tornano a stupire il pubblico di Firenze con un esilarante condensato di estratti, tratti dai loro fortunati spettacoli.
Teatro di Rifredi
La sera di Capodanno al teatro di Rifredi sarà la volta di "Chefs", una esilarante parodia della nuova mania collettiva per l’alta cucina.
Un celebre chef, che ha perso l’ispirazione, si fa aiutare da una squadra di cuochi maldestri per mantenere le cinque stelle del suo locale.
Dopo una visita a vari ristoranti, gli chefs sforneranno piatti improbabili per intrattenere il critico culinario alla moda. Poco a poco gli ego di questi “Masterchefs” in competizione tra di loro cadranno tutti nella pentola dell’humour di Yllana.
Teatro di Cestello
Al Cestello come spettacolo dell'ultimo dell'anno ci sarà "Gian Burrasca" con la regia di Marco Predieri, ispirato al celebre libro di Vamba (al secolo Luigi Bertelli), autentico cult della letteratura amato da generazioni.
Giannino Stoppani, soprannominato “Gian Burrasca” è il figlio minore di un’agiata famiglia fiorentina d’inizio Novecento. Ha un carattere vivace e sincero, fin troppo, che spesso lo caccia nei guai... Uno spettacolo tutto da ridere, che dà vita a una frizzante e colorata commedia per tutta la famiglia.
Teatro Le Laudi
Come spettacolo di fine anno con brindisi di mezzanotte il Teatro Le Laudi porta in scena “Il Borghese gentiluomo” di Molière, con adattamento e regia di Stefano Tamburini.
Al centro della vicenda il celebre personaggio ideato dal commediografo francese, che sogna di diventare un gentiluomo, ed è il modello esemplare e imprescindibile del nuovo ricco, dell’arrampicatore sociale, dell’ambizioso che pretende di comprare, col denaro, quei meriti e quei titoli di cui è irrevocabilmente privo.
