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Cronaca Centro Storico / Piazza di Santa Croce

Fase 3: riapre Santa Croce, col Grand Tour

La basilica sperimenta un nuovo modello di visita 'slow' con accesso a spazi e opere normalmente precluse. Riapre anche San Lorenzo

Dopo il lungo periodo di chiusura causato dall'emergenza Coronavirus, riaprono Santa Croce e San Lorenzo e riprendono i percorsi turistici alla scoperta delle due grandi basiliche fiorentine, che conservano tesori come i Pulpiti di Donatello o il Crocifisso di Cimabue.

Santa Croce attiva la sperimentazione di un modello di visita 'slow' della durata di circa un’ora e mezza, fondato su un rapporto più personale e intimo tra visitatori, spazio ed emergenze artistiche, un modello di visita speciale che si ispira al Grand Tour ottocentesco e permetterà l’incontro ravvicinato con spazi e opere normalmente non accessibili.

L’Iniziativa sarà avviata nei giorni di mercoledì e venerdì a partire dal prossimo 8 luglio ed è stata annunciata in occasione della riapertura dell’intero complesso monumentale dalla presidente e dal vicepresidente dell’Opera di Santa Croce, Irene Sanesi e don Alessandro Andreini, con il segretario generale Stefano Filipponi.

“Abbiamo costruito la riapertura del Complesso monumentale come un continuo e inaspettato svelamento. Non un ritorno a com’era quanto una nuova sorprendente scoperta”, sottolinea Irene Sanesi.

"Grazie alla comunità dei francescani, abbiamo condiviso una fruizione completa e organica della Basilica e del complesso monumentale - spiega Sanesi - anche dei luoghi che prima erano esclusivamente riservati al culto e alla preghiera, ora eccezionalmente e straordinariamente aperti. Questo credo sia la grande sorpresa, il grande regalo fatto ai fiorentini e ai nostri visitatori".

“Il nuovo sistema di visite per il complesso di Santa Croce - ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi - arricchisce di un ulteriore tassello l’offerta culturale cittadina e si inserisce in un nuovo modello di sviluppo, turismo e conoscenza che privilegia la lentezza e l’intimità alla classica visita massificata, modello che il Comune non può che sostenere con convinzione”.

“Il nuovo sistema di accoglienza di Santa Croce è fondato sulla ricerca di una nuova e più profonda relazione con i visitatori - ha messo in evidenza Stefano Filipponi – Con questo progetto si potrà sperimentare un’esperienza particolare, molto simile a quella dei viaggiatori ottocenteschi provenienti da tutto il mondo, innamorati del patrimonio artistico italiano e fiorentino”.

A disposizione dei viaggiatori del 2020 ci sarà una App, scaricabile gratuitamente su mobile, in lingua inglese e italiana, messa a punto dall’azienda fiorentina D’Uva.

La modalità di visita, che prevede non più di dieci visitatori per volta, risponde alle esigenze specifiche e stringenti della sicurezza legate al Coronavirus.

Il progetto è reso possibile - come ha ricordato don Andreini - dalla stretta collaborazione tra l’Opera di Santa Croce e la Comunità dei Frati minori conventuali che sta caratterizzando fortemente la fase della ripartenza.

Il modello Grand Tour permetterà di raggiungere l’area di culto, consentirà di aprire la cancellata della Cappella Bardi di Vernio custodita dal volto pieno d’umanità del Cristo di Donatello e di entrare della Cappella Bardi di Mangona, dove Maso di Banco racconta con intensità di forma e colore le Storie di Papa Silvestro e di Costantino.

Ma anche di sostare nella sagrestia - uno degli ambienti più suggestivi dell’intera basilica, dove vive la sua nuova vita, dopo la violenza dell’alluvione del '66, il Crocifisso di Cimabue - e di entrare nella Cappella Rinuccini, con gli originalissimi affreschi di Giovanni da Milano, nonché di immergersi nell’armonia architettonica della Cappella Pazzi.

Due le opportunità per i visitatori, in questo nuovo sistema di accoglienza: il percorso dei fine settimana che comprende l’intero complesso monumentale ma non gli spazi normalmente inaccessibili (in particolare l’area di culto) e la visita speciale infrasettimanale che comprende anche l’area di culto con la Cappelle Bardi di Mangona e Bardi di Vernio, la sacrestia e la Cappella Rinuccini.

La sperimentazione prevede che orari e giorni delle visite speciali possano essere estesi per accogliere tutte le eventuali richieste e per permettere a tutti coloro che lo desiderano di vivere questa esperienza.

Anche San Lorenzo riapre ai visitatori oggi, lunedì 29 giugno: in questi mesi la basilica era aperta solo per la preghiera dei fedeli e dal 18 maggio per le messe.

Ripartono anche le visite turistiche: da lunedì al giovedì è possibile visitare la Basilica di San Lorenzo con la Sagrestia vecchia, i Pulpiti di Donatello, e la controfacciata di Michelangelo, mentre nei fine settimana la visita è completa con Basilica di San Lorenzo, Chiostro dei Canonici, sotterranei monumentali con museo del Tesoro di San Lorenzo e Tomba di Cosimo il Vecchio de' Medici.

"Nonostante le difficoltà di gestione ed economiche, derivanti dalla nuova situazione - si spiega - l'Opera medicea laurenziana, la Parrocchia di San Lorenzo, con la collaborazione della cooperativa Opera d'arte hanno concordato una riorganizzazione e rimodulazione dei servizi" per "garantire la fruizione del complesso".

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