Gli agenti di polizia di Torino hanno sequestrato beni per un valore stimato in un milione di euro, riconducibili a B.V. elemento di spicco della criminalità locale, dedito da molti anni alla commissione di delitti e principalmente al reato di usura.

Il provvedimento di sequestro, finalizzato alla confisca dei beni, è stato emesso dal Tribunale di Torino e ha riguardato tre appartamenti tra Venaria Reale e Torino, tre box auto, tre auto, un motociclo e quattordici rapporti bancari tra conti correnti, titoli e cassette di sicurezza.

B.V. si è reso responsabile di diversi reati di natura predatoria, già dal principio degli anni ’70. Negli anni seguenti si è reso responsabile di una serie di gravi delitti contro il patrimonio e la persona, tanto da essere sottoposto alla sorveglianza speciale di p.s.

Negli anni ‘80, subì la sua prima condanna per una serie di furti aggravati e poi ancora, a distanza di poco più di un anno, fu condannato alla pena di anni 6 di reclusione per aver commesso due rapine ai danni di gioiellerie.

Dopo un periodo di carcerazione, tornato in libertà, si rese nuovamente responsabile di numerose rapine commesse nelle province di Firenze e Torino inserendosi, poi, in un contesto criminale riguardante prestiti di denaro ad elevato tasso di usura.

L’indagine patrimoniale, svolta dalla Divisione Polizia Anticrimine della polizia di Torino, ha evidenziato l’ingente patrimonio accumulato dal predetto nel corso della sua vita, ritenuto frutto della sua attività delittuosa.

Nei confronti dello stesso è stata avanzata anche la richiesta, al vaglio del Tribunale, di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per quattro anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.