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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Tav, vibrazioni degli scavi: preoccupazione per il David e la città

La direttrice della Galleria dell'Accademia si è detta preoccupata per la città. L'esperto pensa invece che gli scavi della Tav mettano a rischio il David di Michelangelo

I lavori del tunnel dell’Alta Velocità al via, ma i pareri sono ancora discordanti su gli effetti che le vibrazioni degli scavi, e poi delle linee vere e proprie, potrebbero avere sulla città e su una delle icone di Firenze nel mondo, il David. Il capolavoro di Michelangelo, l'originale, è custodito alla Galleria dell’Accademia. Ieri proprio la direttrice del museo, Franca Falletti, ha riaperto il dibattito sul tema delle vibrazioni. La Faletti si è detta preoccupata per la città considerando i precedenti di Bologna e Mugello, più di quanto lo sia per la scultura in quanto “all'interno della Galleria le vibrazioni possono essere tenute sotto controllo perché - ha spiegato - noi abbiamo un monitoraggio continuo, quindi nel momento in cui queste aumentassero ce ne renderemmo conto subito e saremmo anche, immagino, in grado di fermarle".

"Quello che non può essere fermato invece - è stata poi la riflessione della direttrice - è il dissesto idrogeologico per il territorio, che è il rischio più insidioso nella realizzazione del tunnel e non credo sia stato adeguatamente calcolato, anche perché per calcolarlo bisognerebbe conoscere esattamente il terreno su cui poggia la città e i suoi circondari; e non mi risulta che questa indagine conoscitiva sia stata fatta.

Parere quest'ultimo concorde con quello di un esperto padovano, l'architetto Fernando De Simone, che ormai da anni focalizza l’attenzione sui possibili rischi a danno dell’opera marmorea. "Sono completamente d'accordo con la direttrice per i suoi timori sul dissesto idrogeologico che lo scavo dei tunnel Tav provocherà a tutta Firenze - afferma ancora De Simone - Ma voglio precisare che le vibrazioni dei treni locali e dei tram sono emesse sul soprassuolo, mentre vibrazioni e risonanze dei treni Tav sono emesse nel sottosuolo, anche ad una velocità di 100 km/h. A queste si dovranno sommare quelle provocate da tram, traffico su gomma, e dei visitatori intorno alla statua del David: 60 visitatori pesano circa 4,5 tonnellate". "I fenomeni di vibrazioni, risonanze, alterazioni delle falde acquifere se non sono ben controllati possono generare seri danni alle persone ed ai manufatti vicini - conclude - e per effetto domino ai palazzi più distanti fino alla Galleria dell'Accademia, e quindi al David di Michelangelo".

“Purtroppo le vibrazioni pericolose non avvisano del loro arrivo. – ha concluso l'esperto  - Nello stesso istante in cui sono monitorate fanno crollare la statua del David di Michelangelo. Non si possono fermare i lavori in un secondo così come non si può fermare un terremoto". Tale è la preoccupazione di De Simone che ha proposto di spostare il David in un museo antisismico.






 

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