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Sabato, 27 Aprile 2024
Risarcimenti bloccati / Barberino Val d'Elsa

Stragi nazifasciste, Comuni a fianco dei familiari delle vittime contro l’Avvocatura di Stato

I sindaci: “Atteggiamento ostile, è un tentativo di annichilire la memoria”. E si riuniscono in un coordinamento nazionale

Oltre venti Comuni riuniti in un coordinamento nazionale a fianco dei familiari delle vittime delle stragi nazifasciste contro l’Avvocatura di Stato. A far scoppiare la polemica il ricorso in appello contro la sentenza del Tribunale di Firenze che lo scorso novembre aveva condannato la Repubblica federale di Germania al riconoscimento della responsabilità dei crimini di guerra, nel caso specifico in merito ai fatti di Pratale e al massacro di Egidio Gimignani a San Donato in Poggio, avvenuti nell’estate del ‘44 nel comune di Barberino Tavarnelle, con il conseguente risarcimento dei danni ai familiari delle vittime Mirella Lotti, figlia di Giuliano, uno dei dodici contadini della strage di Pratale, e Katia e Sergio Poneti, nipoti di Gimignani. Un ricorso che ha bloccato l’iter giudiziario delle sentenze.

“Tentativo incomprensibile di annichilire la memoria”

“Il comportamento ostile assunto dall'Avvocatura dello Stato nei confronti dei familiari delle vittime delle stragi nazifasciste equivale al tentativo, incomprensibile e inaccettabile, di annichilire la memoria ed ogni sua forma, espressione, traccia, testimonianza che da 80 anni grida giustizia e verità, ciò che invece per noi rappresenta il cuore del patrimonio identitario nazionale, un valore imprescindibile sul quale poggiano i fondamenti della Carta costituzionale”, scrivono gli amministratori degli oltre venti comuni, al momento in gran parte toscani. 

La linea oppositiva dell’organo che rappresenta lo Stato nelle controversie legali ha destato forti preoccupazioni nei rappresentanti istituzionali che alcuni giorni fa hanno deciso di convocare un incontro presso la sede della Regione Toscana, fare il punto sulla questione e concertare i passi successivi. Insieme al consigliere regionale Massimiliano Pescini, supportati dal senatore Dario Parrini, i sindaci hanno dato vita a un nuovo coordinamento dei territori colpiti dalle stragi nazifasciste estendendolo su scala nazionale. Gli amministratori non solo hanno espresso la volontà di denunciare l’atteggiamento dell’Avvocatura dello Stato, ma hanno stabilito un piano di azioni congiunte come rete unitaria e compatta allo scopo di tutelare la memoria e sostenere le istanze dei familiari delle vittime.

“Perché lo Stato non vuole riconoscere ciò che è dovuto ai familiari delle vittime rispetto alle immani tragedie che hanno vissuto? – incalzano - chiediamo chiarimenti e attenzione alle più alte autorità del nostro Paese, chiediamo la restituzione doverosa dell'importante tributo di sangue che le vittime hanno versato sull'altare della nostra libertà. E non ci fermeremo”.

“Il governo dica da che parte sta” 

Alcune azioni di contrasto sono già partite. Il sindaco di Stazzema Maurizio Verona ha scritto e inviato una lettera-appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per sottolineare l’iniquità dell’azione dilatoria intrapresa dall’Avvocatura dello Stato. Il presidente del Consiglio Antonio Mazzeo si è assunto l’impegno a portare questo stesso argomento all’ordine del giorno e attivarne una discussione politica tra i banchi del Palazzo del Pegaso.

Il senatore Dario Parrini, infine, chiede con forza che il governo si esponga pubblicamente e interrompa il silenzio assordante nel quale si è trincerato. “Da che parte stanno Meloni, Giorgetti e Nordio? Se la volontà è quella di lasciare cadere nel vuoto le nostre proteste, come hanno fatto con la mia interrogazione, di fatto hanno già risposto, hanno scelto di schierarsi contro la democrazia, la giustizia, la libertà di chi ha sacrificato la propria vita per assicurarci un futuro che oggi torna ad essere incerto, minato da un’ideologia e un disegno politico che rifugge e teme la memoria, che non vuole riconoscere gli errori del passato di cui forse avverte la responsabilità”.

Avvocatura dello Stato contro il Tribunale di Firenze sulle stragi nazifasciste

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