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Cronaca Statuto / Via Vittorio Emanuele II

La vigilia della Befana sgomberata occupazione in edificio delle suore, tra gli occupanti anche bambini

Intervento della Digos, critica la sinistra. Il Comune: "Una mamma con tre bambini e due ragazzi, tutti positivi, trasferiti in albergo sanitario"

Sgombero ieri sera, vigilia della Befana, di un'occupazione in un edificio all'incrocio tra via Vittorio Emanuele e via Lanzi, di proprietà di una congregazione religiosa di suore e che sarebbe iniziata intorno a Natale, con il supporto della Rete Antisfratto e del Movimento di lotta per la Casa.

Sul posto, allertata da un cittadino, è intervenuta la Digos tra le 18 e le 23. Gli occupanti erano una quindicina, tra cui alcuni minori. Sei persone sono state prese in carico dai servizi sociali del Comune, mentre sarebbero una decina, alcuni reduci da altre occupazioni sgomberate in passato, le persone denunciate per occupazione abusiva.

Sull'operazione arrivano critiche da sinistra. "Sgombero al buio e sotto la pioggia: sbagliato agire così. L'episodio ci parla di un approccio legalitario che mette in discussione bisogni essenziali delle persone", dice Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune.

"Un gruppo di persone, con donne e minori, era entrato in un immobile tenuto vuoto (secondo quanto scrive StampToscana da un paio d'anni, ndr) in via Vittorio Emanuele, per avere un tetto sulla testa. Occupazione da condannare? A che serve però condannare una condizione di bisogno, se non ci sono alternative, a partire da edilizia residenziale pubblica sufficiente anche solo per chi ne avrebbe diritto ma rimane in "lista d'attesa"?", chiede l'esponente della sinistra.

"Ci colpisce molto che sia proprio un istituto religioso che si richiama alla cristianità ad aver chiesto di mettere 'per strada' delle persone alla vigilia dell'epifania, con quelle condizioni atmosferiche", chiosa Palagi.

Sul posto sono stati chiamati a intervenire anche i Servizi sociali del Comune di Firenze, per offrire accoglienza a sei persone: una mamma con i suoi tre bambini piccoli e due ragazzi da poco maggiorenni.

Prima di dare loro accoglienza in struttura, come da procedura anti contagio Covid-19, a tutte e sei le persone sono stati fatti i tamponi tramite un'infermiera recatasi appositamente sul posto. Poiché sono risultati tutti positivi, i sei sono stati accompagnati, anziché in accoglienza temporanea, in albergo sanitario fuori città, trasferite lì dagli operatori della Misericordia di Firenze.

“I nostri Servizi sociali sono intervenuti - ha detto l’assessore al welfare Sara Funaro - appena interpellati dalle forze dell’ordine, le quali hanno dimostrato ancora una volta attenzione per i soggetti fragili: tra i fuoriusciti erano presenti infatti tre minori con la madre. Ringrazio la Direzione Servizi sociali del Comune, la Società della salute e tutti gli altri operatori che collaborano con la Direzione e che sono intervenuti, operando con grande sensibilità e professionalità per garantire l’assistenza e il rispetto delle procedure Covid. Adesso, in quanto positivi al Covid, le sei persone potranno essere curate e tutelate”. Un'altra decina di persone, come detto, sono state invece denunciate.

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