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Sesto Fiorentino: 10 metri cubi di macchinari e cialde abbandonati nel bosco

Denunciati il titolare di un negozio e un trasportatore  

I militari della stazione carabinieri forestale di Ceppeto hanno scoperto nel comune di Sesto Fiorentino, nel tratto della provinciale tra Gualdo e Morello, un abbandono incontrollato di rifiuti su una piazzola all’interno di area boscata.   

I materiali erano composti in prevalenza da macchine da caffè in disuso, parti elettriche/elettroniche di ricambio di macchine da caffè, accessori e componentistica di macchine da caffè, scatole contenenti cialde di caffè, imballaggi in plastica e cartone ed altro materiale, per un quantitativo stimato di circa dieci metri cubi.  

I carabinieri forestali hanno proceduto ad ispezionare il cumulo di rifiuti al fine di rilevare la presenza di documenti, etichette o altro che consentisse di identificare i responsabili dell’abbandono. 

Visto che la documentazione visionata e la tipologia di materiali scaricati riconduceva ad una ditta di Campi Bisenzio che trattava la vendita di articoli per il caffè (macchine e cialde), i militari si sono recati presso l’esercizio commerciale dove sono state prese informazioni da una dipendente, che subito ha riconosciuto i documenti attribuiti alla ditta. Ha dichiarato inoltre di sapere che il titolare della ditta stava liberando un fondo e che si sarebbe recato presso tale magazzino con altri per procedere allo sgombero.  

Interpellato il titolare, questi ha confermato lo sgombero spiegando che aveva affidato a sue conoscenze il trasferimento della mobilia. Agli stessi ha conferito, dichiarando di volersene disfare, anche materiali come macchine da caffè esauste, parti di ricambio e minuteria elettrica/elettronica di macchine da caffè e altro materiale che occupava il magazzino.  

Questi si sono occupati perciò di trasferire la mobilia e poi hanno proceduto a disfarsi dei materiali nella piazzola del ritrovamento. Il produttore/detentore dei rifiuti non si sarebbe preoccupato di verificare se il soggetto a cui aveva affidato i rifiuti fosse autorizzato alla gestione degli stessi né di sapere quale sarebbe stata la loro destinazione finale.   

Sono stati dunque denunciati all’autorità giudiziaria per gestione illecita di rifiuti speciali non pericolosi sia il titolare della ditta sia il trasportatore. Il cumulo di rifiuti è stato sottoposto a sequestro penale.  

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