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Lunedì, 29 Aprile 2024

Sciopero dei treni: alta adesione, turisti in coda a Santa Maria Novella / VIDEO 

Rabbia dei sindacati. Disagi per quanti non era a conoscenza dell’astensione dal lavoro 

Lunghe code di passeggeri in mattinata alla stazione di Santa Maria Novella per lo sciopero del personale ferroviario in Italo e Trenitalia (indetto da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal).
“L’adesione allo sciopero di oggi è stata molto alta da parte dei ferrovieri di Trenitalia e di NTV, con più del 75% dei treni soppressi, a testimoniare lo stato di disagio a cui sono sottoposti giornalmente”. A dirlo è Antonino Rocca, responsabile ferrovie della segreteria regionale Fit-Cisl Toscana. 

Disagi, in particolare per i turisti che non erano a conoscenza della protesta, che si sono verificati sebbene il ministro Matteo Salvini abbia precettato il personale dimezzando lo sciopero di oggi, concluso alle 15 anziché alle 2 di notte. 
Il ministro ha detto che "lasciare a piedi un milione di italiani un giovedì di luglio con temperature di 35 gradi era impensabile. Mi adopererò perché le aziende incontrino i sindacati per dare soddisfazione ai lavoratori delle ferrovie, senza però lasciare gli italiani che non ne hanno colpa". La Filt Cgil ha risposto in maniera dura. "La precettazione è vergognosa, sbagliata e illegittima", dice il segretario generale Malorgio. "Le proclamazioni degli scioperi sono a conoscenza del Ministero dei Trasporti dall'8 e dal 22 giugno, ma in questi 34 giorni nulla è stato fatto per evitarli.

 La segretaria generale Filt Cgil Toscana Monica Santucci: “Con un anticipo di oltre un mese avevamo dichiarato la seconda azione di sciopero dei lavoratori di Trenitalia ed Italo. In tutto questo tempo non si sono attivati tavoli per impedire questo sciopero che chiede il rinnovo del contratto scaduto di Italo, migliori condizioni di lavoro per gli addetti si Trenitalia, un piano manutentivo che valorizzi la nostra regione e nuove assunzioni indispensabili a coprire le carenze croniche di personale. Sia le aziende che il Ministero non hanno ritenuto in tutto questo tempo di attivare nessuna soluzione per scongiurare lo sciopero.  E a pochissime ore dall'inizio dell'agitazione sindacale il Ministro Salvini ha firmato un decreto di precettazione per i ferrovieri italiani che riduce di 12 ore il loro diritto di scioperare. Un atto grave che lascia intravedere la voglia del Governo di limitare ulteriormente un diritto già fortemente limitato per molti lavoratori dalla L.146. Legge all'interno della quale ci siamo mossi (come sempre facciamo) nella proclamazione di questo giovedì di sciopero.  Una legge articolata, complessa che già limita molto un diritto costituzionale di individuale dei lavoratori dei trasporti. Una legge che prevede franchigie, orari, servizi minimi da garantire, prescrizioni sempre rispettate dal sindacato, ma a quanto pare non dal Governo. Respingiamo con forza questo gravissimo attacco alla democrazia del nostro paese, alla dignità dei lavoratori che rappresentiamo ed alla quale ci opporremo con tutte le nostre forze. Lo sciopero è uno strumento che utilizziamo sempre come extrema ratio, i lavoratori pagano direttamente col proprio salario questa forma di protesta e quando avviene è perché dall'altra parte c'è una violazione da parte aziendale relativa a mancati rinnovi contrattuali o di non riconoscimento delle legittime rivendicazioni dei lavoratori. Ci batteremo per difendere questo diritto anche di fronte ad attacchi gravi come questo appena ricevuto dai ferrovieri italiani”.

Intanto le proteste continuano, sabato sciopero negli aeroporti.

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