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Cronaca Scandicci

Scandicci: rimandato lo sfratto delle monache di clausura / FOTO

La decisione del giudice è stata rinviata a metà novembre

Slitta (forse al 19 novembre) la sentenza sullo sfratto delle monache carmelitane che vivono nell'eremo di Triozzi a San Martino alla Palma, frazione del comune di Scandicci. Circa un mese fa sembrava che dovessero lasciare a breve l’immobile perché la proprietà (l’opera della Madonnina del Grappa) ha messo un’ipoteca sugli edifici. Le monache entrarono nell'immobile per volontà del cardinale Piovanelli nel 1987. 

 “La richiesta di sfratto - ha fatto sapere l’Opera in una nota - non nasce certo dalla volontà di allontanare le due religiose dall’Eremo, ma dalla necessità di realizzare, dalla vendita di quella grande proprietà, l’estinzione di una gravosa ipoteca, costituita a suo tempo”.

Sono tantissimi gli scandiccesi che si oppongono allo sfratto delle sorelle: è nata una pagina Facebook ‘Gli amici dell’eremo di Santa Maria degli Angeli’, ed  è stata lanciata una petizione online sulla piattaforma change.org  sottoscritta da oltre mille persone.

“Tale struttura - si legge nella petizione online che è indirizzata all’arcivescovo di Firenze e cardinale Giuseppe Betori - oltre ad essere un bene storico di notevole importanza risalente a circa il 1400, rappresenta per i fedeli, non fedeli e cittadini un luogo particolare dove poter ritrovare un po’ di silenzio e tranquillità grazie non solo alla particolare posizione sulla collina che permette di godere di un panorama mozzafiato su tutta la piana di Scandicci, Signa e Firenze ma, soprattutto, all’accoglienza delle monache sempre disponibili con chiunque, a prescindere dal credo, dallo status sociale o culturale”.

Le sorelle nonostante siano in clausura (votate a silenzio, povertà e preghiera) sono sempre disponibili ad ascoltare il prossimo (anche perché Papa Francesco ha avviato un cambiamento in merito alle 'clausure'). Sono rimaste in poche perché l’arcivescovo Betori ha imposto di non prenderne altre. Ma le monache sostengono che ogni giorno arrivano ragazze che vorrebbero entrare in convento.

La diocesi ha offerto una residenza alternativa a Mosciano, dove la Chiesa si sarebbe accollata le spese di ristrutturazione per realizzare l’eremo e dotarlo di spazi per la foresteria. Il luogo non sarebbe però adatto per realizzare un nuovo monastero che necessita di spazi precisi come cori (per la preghiera) e celle.

Scandicci: l'eremo di Santa Maria degli Angeli

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