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Le testimonianze dei ciclofattorini

“Troppe aggressioni, è normale avere paura. Dopo mezzanotte non prendo ordini”

Crescono preoccupazione e rabbia dopo gli ultimi episodi: “Spray al peperoncino per difenderci, ma non basta”

“Non mi è capitato mai niente, ma dopo tre-quattro rider picchiati in pochi giorni un po’ di paura ce l’ho e dopo mezzanotte non prendo gli ordini”. A dirlo è M., fattorino pakistano che consegna cibo a domicilio, non nascondendo la propria preoccupazione per l’escalation di aggressioni a scopo di rapina, l’ultima domenica pomeriggio con tanto di accoltellamento. Rider evidentemente riconosciuti come “bersagli facili” dal branco.

“Faccio questo lavoro da sette-otto mesi e la situazione è peggiorata. Ti aggrediscono per rubarti la bici o il cellulare. Soldi addosso ne abbiamo pochi, ma nel portafogli ci sono i documenti e se te li prendono è un problema”, aggiunge mentre davanti al Mc Donald’s all’angolo tra via Cavour e via Guelfa attende in sella alla bicicletta di ritirare il cibo da consegnare. “Lavoro su tutta la città, vado dove mi chiamano, ma questi episodi ci sono stati soprattutto a Rifredi e Novoli, sono le zone più pericolose”.

Proprio a Rifredi, infatti, si sono verificate due delle rapine più recenti, una in via di Terzolle l’altra in via delle Gore, dove sarebbe scoppiata anche una rissa. “Quando ci sono tanti  colleghi picchiati è normale essere preoccupati - ribadisce - Per questo se vedo gli ordini dopo mezzanotte - ribadisce indicando il cellulare - li cancello”. 

A., anche lui pakistano, 23 anni e rider da due, più che preoccupato è invece arrabbiato: “Siamo stanchi - sospira - È sempre la stessa storia, veniamo accerchiati da bande di marocchini, quattro-cinque. Prima arriva uno che ti spara lo spray ‘piccante’ negli occhi, poi ti puntano il coltello per prenderti quello che possono: bicicletta, telefono, soldi”. Come accaduto domenica pomeriggio.

Dopo l’ennesima aggressione A. ha scioperato e si è presentato insieme ad altri fattorini sotto la questura.  “Lo abbiamo detto ieri (due giorni fa, ndr) alla polizia, devono fare qualcosa, vogliamo lavorare senza paura. La sera è davvero pericoloso, soprattutto alla Fortezza; capita spesso di essere fermati e minacciati da spacciatori. Ci hanno consigliato di prendere anche noi lo spray e lo faremo, ma non basta.”.

I rider scendono in piazza per chiedere più tutele e paghe dignitose

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