Treni, la riapertura della Faentina tra Marradi e Faenza
Interrotta dallo scorso maggio a causa delle frane
Dopo sette mesi è arrivata la riapertura della linea ferroviaria Faentina nel tratto tra Marradi e Faenza, interrotta da maggio, dopo l’alluvione, per la presenza di oltre 250 frane attive nelle aree limitrofe. Anche gli amministratori locali, tra cui il sindaco del comune altomugellano Tommaso Triberti e la consigliera borghigiana Giorgia Baluganti, hanno fatto un primo viaggio dalla Toscana alla Romagna insieme ai pendolari. Prima corsa alle 7.25 e qualche malumore per i ritardi.
Il nuovo sistema di allertamento frane
“Le frane sono fenomeni diffusi che causano vittime e danni ingenti, interessando anche le linee ferroviarie, e il cambiamento climatico in atto ne ha rafforzato la frequenza su tutto il territorio italiano. Proprio per questo, Rfi, società capofila del Polo infrastrutture del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, e il Cnr-Irpi hanno perfezionato una procedura di allertamento ad hoc per la linea Faentina che prevede l’utilizzo del sistema Sanf per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e prevenire disagi alla circolazione dei treni”, comunica Fs in una nota.
Si tratta di un sistema che si integra con la sensoristica diffusa sul territorio – con gli oltre 2600 pluviometri del Dipartimento della Protezione civile – e che permette di calcolare la probabilità di innesco di frane causate dalle forti precipitazioni.
I rilevamenti avvengono ogni ora, il sistema genera degli alert in base alle misure e alle previsioni di pioggia, utilizzando le caratteristiche territoriali che interessano il tracciato ferroviario e che tengono conto della propensione al dissesto del territorio nell'intorno dell'infrastruttura ferroviaria. Il raggiungimento delle soglie di allarme mette in moto la sala operativa di Rfi e le fasi di interruzione della circolazione dei treni.