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Cronaca Scandicci

Omicidio Ciatti: niente estradizione per il ceceno che sferrò il calcio

Respinta la richiesta di estradizione per uno degli aggressori del giovane che perse la vita dopo essere stato colpito all'interno di una discoteca spagnola

Respinta la richiesta di estradizione avanzata dalla procura di Roma nei confronti di Rassoul Bissoultanov, il 29enne ceceno che nell’agosto del 2017 colpì con un calcio alla testa Niccolò Ciatti all’interno di una discoteca di Lloret de Mar. Il 22enne scandiccese, che si trovava in Costa Brava con alcuni amici, morì poche ore dopo in ospedale. Rassoul Bissoultanov fu arrestato poco dopo il tragico episodio insieme a due connazionali, di 26 e 25 anni, ma nel 2019 il giudice archiviò le loro posizioni rinviando a giudizio solo Bissoultanov. L’agosto prossimo scadranno i termini della misura cautelare e se nei prossimi mesi non si arriverà a una sentenza il 29enne ceceno potrebbe tornare libero. Tempi strettissimi che nei mesi scorsi hanno visto muoversi sul caso sia le istituzioni locali sia l’ex guardasigilli Alfonso Bonafede. 

“Un ceceno capace di quello che ha fatto a Niccolò che esce dal carcere dopo quattro anni e che sa di avere una condanna di minimo venti anni - ha detto a Tgcom24 il padre di Niccolò, Luigi Ciatti  - questo il giorno dopo non lo troviamo più”. “Noi stiamo aspettando di processare l’unico ceceno in carcere da tre anni e mezzo e ad oggi non sappiamo quando comincerà il processo. Mi auguro di avere l’appoggio del nostro governo, dei nostri politici, della nostra magistratura, affinché Niccolò, un cittadino italiano, possa avere quella giustizia che gli spetta”. 

Dal febbraio scorso uno dei tre, il 26enne Movsar Magomedov, si trova detenuto in Francia dopo esser rintracciato a Strasburgo e fermato su mandato d’arresto europeo emesso dal gip di Roma. La magistratura francese non si è ancora espressa sulla richiesta emessa dalla procura capitolina nei suoi confronti. 

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