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Cronaca

Mense scolastiche, ci risiamo: "Cibo scarso e crudo, il Comune non ci ascolta"

La denuncia della commissione mensa del Calamandrei: "Nuovo servizio mal gestito, i nostri figli tornano a casa con la fame"

Pasti freddi, pasta e carne parzialmente cruda. E poi porzioni e condimenti scarsi. Cambiano i metodi, ma i problemi nelle scuole restano e i disagi delle mense si fanno sentire ancora una volta. Con i bambini che tornano a casa con la fame, senza aver mangiato a sufficienza. 

L'ultima denuncia arriva dall'istituto comprensivo Calamandrei, nel quartiere 5, che comprende anche le scuole Mameli e Fanciulli, con oltre 700 bambini e ragazzi. Qui con il nuovo bando del Comune è cambiata la ditta ed il periodo di prova con la nuova cucina (che sarebbe dovuto terminare a giugno) si è interrotto con l'emergenza Covid. E ora la situazione sembra tutt'altro che buona. 

A denunciarla è la stessa responsabile della commissione mensa di tutto il plesso, Elisabetta Morganti. Ha scritto più volta al sindaco Nardella e all'assessore Funaro per segnalare le "gravi inadempienze" nella refezione. Ma nessuno si è ancora mosso.

"Non sono una che fa polemica, sono otto anni che faccio la responsabile: in tutta la mia esperienza ho sempre cercato di agire con buonsenso perché andando allo scontro non si arriva a niente. - spiega - Però adesso nessuno ci ascolta e voglio dire con chiarezza che con la nuova gestione della Dussman, iniziata a gennaio 2020, le cose vanno male".

L'emergenza coronavirus nel mezzo, certo, non ha aiutato. "I bambini adesso mangiano sui propri banchi ed è più difficile gestire il servizio: probabilmente servirebbe più personale", spiega la rappresentante, che però non ha dubbi. "Nei piatti arriva carne e pasta cruda, e le porzioni sono molto scarse. La Mameli è anche la sede del centro cottura: i pasti partono e lì si mangiano le rimanenze, che però non sono evidentemente calcolate bene. Così si ritrovano a improvvisare cucinando in fretta quello che c'è: dalla carne appena scongelata a una pastasciutta cotta troppo velocemente. E i nostri figli con quattro fagiolini nel piatto".

A causa delle misure anti-Covid i genitori della commissione non possono più entrare per le normali visite ispettive, sono quindi bambini e insegnanti a riferire. "La ditta non ha scusanti per questi disservizi e il Comune non li sta sanzionando né mettendo alle strette. - dice ancora Morganti - Quello che è intollerabile è che la prova la stiano facendo a spese di bambini e genitori che non hanno alternative se non sottostare a questo servizio".

"Per la nostra commissione mensa dell'istituto sono state scelte persone anche con competenze nel settore - conclude la responsabile - sono settimane che stiamo denunciando il fatto. Tanti genitori avrebbero voluto scendere in piazza ma io ho cercato sempre di evitare scontri. Ora però il Comune ci dia delle risposte".

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