Isolotto, all’istituto per il turismo Marco Polo arriva il “muro – lavagna”
I muri si possono usare come lavagne. I tavoli sono da montare, ma si può scegliere anche di starsene seduti a terra su grossi cuscini
Si chiama LiberaMente ed è il nuovo spazio didattico dell’Istituto tecnico per il turismo Marco Polo (a San Bartolo a Cintoia) inaugurato ieri dalla vicesindaca e assessora all’educazione Cristina Giachi e dal dirigente scolastico Ludovico Arte. Si tratta di spazio a disposizione di tutti in qualunque momento della giornata, che ha elementi innovativi nell’ambientazione, nell’arredo e nelle tecnologie. I muri si possono usare come lavagne. I tavoli sono da montare, ma si può scegliere anche di starsene seduti a terra su grossi cuscini. Le sedie sono attaccate alle pareti sul modello di un’usanza degli Shakers americani (un ramo dei quaccheri). Sarà completato successivamente secondo le volontà ed i desideri di studenti e docenti. Durante le ore di lezione i docenti potranno andarci con le classi e sperimentare modi nuovi di fare didattica, nel pomeriggio o la sera lo spazio sarà a disposizione di tutti: per studiare, per fare laboratori, per organizzare incontri.
«Un esempio di ciò che stiamo cercando di costruire non solo a Firenze ma anche nel resto del Paese – ha sottolineato la vicesindaca Giachi – una scuola aperta a tutti, di chi vorrà viverci dentro».
SCHEDA - LiberaMente rientra nel progetto Marco_B612 (dal nome dell’asteroide B612 luogo natale del protagonista del romanzo ‘Il Piccolo Principe’ di Antoine de Saint-Exupéry) realizzato grazie alla collaborazione con gli architetti Luigi Formicola e Chiara Tatarianni e con la scrittrice Cinzia Zungolo. Marco_B612 prevede anche un laboratorio di scrittura creativa che ha preso il via a inizio anno in questa scuola di via San Bartolo a Cintoia. La scrittrice e insegnante veronese Cinzia Zungolo ha scritto l’incipit di un romanzo che ha per protagonista Marco, un ragazzo della scuola. Le sue prime frasi sono scritte sulle pareti della scuola e anche nei bagni. Qui nello spazio Liberamente ci sono richiami a quel racconto tutto da costruire. C’è la sagoma di Marco, c’è il titolo B612 e sul soffitto ancora frasi della storia. La parola ora passa ai ragazzi che devono portare avanti il romanzo.