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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Lotta al bullismo: la storia di Francesca, 18 anni. "Così ho sconfitto insulti e minacce"

Francesca Torrini è la prima ambasciatrice del progetto So.Le, cerimonia di premiazione all'Istituto Buontalenti: un riconoscimento speciale per l'impegno dal Comune di Firenze

Quanto alle famiglie, continua Cellai, “agiscono in due modi: ci sono le famiglie che accettano la linea educativa della scuola e quindi partecipano consapevolmente al percorso dei propri figli, siano essi vittime o bulli. Ci sono invece famiglie che non accettano questo e si accollano la difesa dei propri figli, a prescindere. Quindi l’educazione, secondo me, deve essere volta anche verso la famiglia, che deve essere sostenuta nel caso della vittima, ma deve essere sostenuta anche nel caso in cui la famiglia sia del bullo. Perché la tendenza a giustificare, a dire ‘mio figlio non potrà mai aver fatto questo’, esiste ed è anche un istinto naturale”. 

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, l'onorevole Gabriele Toccafondi, l'assessore regionale all'Istruzione, Alessandra Nardini, l'assessore all'Educazione del Comune di Firenze, Sara Funaro, il presidente del Quartiere 4, Mirko Dormentoni e il Dirigente divisione anticrimine della Questura di Firenze, Fabio Valerio Pocek.

La studentessa ha ricevuto anche, dalle mani dell’assessore all’Educazione e Welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro, una pergamena del Comune di Firenze firmata dal Sindaco Nardella "per il suo impegno a contrastare il bullismo affinché possa essere un esempio virtuoso per il riscatto delle giovani vittime".

Obiettivo di So.Le è di affrontare questioni come quella del bullismo, uscendo da una logica di mera colpevolizzazione ma tendendo invece ad individuare le motivazioni di certi comportamenti. I ragazzi coinvolti nel progetto hanno trovato una via all'interno della scuola, per sentirsi responsabilizzati e motivati in positivo. A tal fine sono stati realizzati dei biscotti della legalità e solidarietà e sono stati donati al centro diurno per disabili il Giaggiolo in viale Canova.

Il progetto So.Le. prevede l'attivazione di uno sportello su chiamata, rivolto ai docenti e studenti presidiato dai Social Coach,  ossia operatori professionisti con differenti specializzazioni (mediatore e riparatore). Lo sportello consentirà alla scuola di gestire in maniera rapida i casi difficili, prospettando come risposta non la sospensione che può essere in certi casi vissuta come un premio, ma le “attività socialmente utili” presso il terzo settore.

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